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20 aprile 2024

Treviso

Cibo straniero scambiato per nostrano? Ora il consumatore può conoscere la provenienza di ciò acquista

Coldiretti: “Una misura finalizzata a distinguere il vero made in Italy e a garantire scelte di acquisto consapevoli”

| Isabella Loschi |

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Cibo straniero scambiato per nostrano? Ora il consumatore può conoscere la provenienza di ciò acquista

TREVISO - Parmesan o Daniele Prosciutto. Sono solo alcuni dei nomi dei cibi stranieri che arrivano in italia, troppo spesso scambiati per nostrani. Formaggi prodotti con latte straniero o prosciutto generico dall’indecifrabile provenienza.

Finalmente anche il consumatore finale può scegliere cosa acquistare conoscendo la provenienza dei prodotti e distinguendo il vero made in Italy dalla “brutta copia”. Oggi è finalmente caduto il “segreto di Stato” sui cibi stranieri che arrivano in Italia.

Sarà, infatti, possibile conoscere il nome delle aziende che importano gli alimenti dall’estero dai quali dipende ben l’84% degli allarmi sanitari scattati in Italia nel 2019.  Lo storico risultato è contenuto nel decreto Semplificazioni sul quale il Governo ha posto la fiducia alla Camera. Nel provvedimento è infatti inserita una norma fortemente sostenuta dalla Coldiretti che finalmente assicura la massima trasparenza sui flussi agroalimentari.

“Il decreto – spiega il presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato - prevede che il Ministero della Salute renda disponibili, ogni sei mesi, attraverso la pubblicazione sul sito internet nella sezione “Amministrazione trasparente” tutti i dati relativi ad alimenti, mangimi e animali destinati al consumo in arrivo dalla Unione e dai Paesi extracomunitari. Inoltre, saranno resi noti anche i dati identificativi “degli operatori che abbiano effettuato le operazioni di entrata, uscita e deposito dei suddetti prodotti”.

 Per tutti i cittadini sarà dunque possibile accedere alle informazioni relative alla reale origine dei prodotti che portano in tavola. “Una misura – precisa la Coldiretti - finalizzata a distinguere il vero made in Italy e a garantire scelte di acquisto consapevoli”.

 



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