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19 marzo 2024

Cronaca

Chiedono al cugino 23enne di accudire la bambina 12enne, lui la mette incinta

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Chiedono al cugino 23enne di accudire la bambina 12enne, lui la mette incinta

Nella mattinata di ieri, domenica, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Davide Ercolani, nei confronti di un ventitreenne peruviano, residente a Rimini, ritenuto responsabile dei reati di atti sessuali con minori e di violenza sessuale aggravata.

 

In particolare, l’inchiesta coordinata dalla Procura della repubblica di Rimini, risale allo scorso 4 novembre, quando una coppia di giovani genitori peruviani aveva richiesto l’intervento dei carabinieri di Riccione, subito dopo aver scoperto che la propria figlia dodicenne era in stato di gravidanza, all’ottavo mese, come accertato dai sanitari dell’ospedale di Riccione dove la minore era stata inviata dal proprio pediatra, insospettito da un anomalo rigonfiamento dell’addome.

 

Al termine della visita specialistica e ricevuto il responso dei medici, la minore aveva quindi raccontato ai propri genitori di aver avuto una relazione con il proprio cugino ventitreenne, il quale, approfittando di più occasioni in cui si era ritrovato da solo ad accudire la bambina – su richiesta degli stessi genitori di quest’ultima, costretti ad assentarsi per lavoro - aveva consumato con lei rapporti sessuali completi.

 

Immediatamente allertati, i carabinieri della Compagnia di Riccione hanno avviato le prime attività d'indagine, volte ad identificare l’indagato, successivamente, a dare corso ad un'attività investigativa con cui, al termine di numerose escussioni testimoniali, sono riusciti a ricostruire compiutamente non solo i fatti oggetto della denuncia ma ad accertare che lo stesso ragazzo si era reso protagonista, nello scorso mese di ottobre, di ripetuti tentativi di abuso nei confronti di un’altra dodicenne, anch’essa peruviana e cugina della prima vittima.

In particolare, con riferimento alla seconda ipotesi di reato, i carabinieri hanno accertato che i tentativi di abuso sono consistiti in reiterati approcci e palpeggiamenti, a cui fortunatamente la seconda minore è sempre riuscita a sottrarsi.

 

L’intera vicenda, come ricostruito nel corso delle indagini, è maturata all’interno di una nutrita comunità peruviana di stanza a Rimini. L’indagato aveva tentato di far perdere le proprie tracce rifugiandosi presso alcuni parenti residenti a Firenze, ma i carabinieri, coadiuvati dai colleghi fiorentini, nella mattinata di ieri lo hanno rintracciato al termine di un lungo servizio di osservazione e pedinamento e, dopo la notifica del fermo, lo hanno condotto presso la casa circondariale Sollicciano di Firenze, ove attenderà la convalida del provvedimento.

 



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