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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Che ne sarà della Carnielli

L'azienda vittoriese è in gravissima crisi:preoccupazione per la sorte dei 15 dipendenti

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Che ne sarà della Carnielli

VITTORIO VENETO - Chiude la Carnielli? E' possibile. Anzi: è probabile. La Carnielli Fitness (impresa che, negli ultimi 15 anni, ha continuato a far vivere in città il glorioso marchio Carnielli) rischia di chiudere occhi e ciclo produttivo. Definitivamente.

A dicembre, prima delle amare vacanze natalizie, all'interno dell'azienda si vociferava dell'eventualità di far entrare i lavoratori in cassa integrazione. Poi le voci - mai smentite per altro - sono diventate sussurri. Le grida sono arrivate in questi giorni: a quanto è dato di sapere, è stato lo stesso titolare (che abbiamo cercato senza successo, per un colloquio diretto) a convocare i dipendenti e ad annunciare loro che la Carnielli vive una crisi pesante, che rischia di penalizzare soprattutto i lavoratori.

Per le sue caratteristiche, per il numero di addetti, per motivazioni che non conosciamo nei dettagli, la Carnielli non può infatti accedere facilmente agli ammortizzatori sociali, tra cui la cassa in deroga. I 15 dipendenti (di cui un terzo donne) potrebbero quindi perdere il posto di lavoro senza alcun "risarcimento" temporaneo. E alcuni di loro, che non hanno maturato i contributi necessari alla pensione, si troveranno nella penosa situazione di cercarsi un lavoro a 50, 55, 60 anni, dopo aver passato una vita in fabbrica.

La situazione, gravissima, è stata sottoposta anche al sindaco Toni Da Re, da parte dei rappresentanti sindacali. "Da Re - ha sotolineanto Paolo Pagotto della Fiom - ci ha detto di avere le mani legate, ma che avrebbe fatto il possibile per cercare di ricollocare i lavoratori. Per il momento si attende di saperne di più sulle sorti dell'azienda. Che, a giorni, secondo le informazioni ufficiose che abbiamo, potrebbe essere assorbita da un'altra impresa, interessata ad acquisire il marchio."

Fondata nel 1908 da Teodoro Carnielli (un artigiano che aggiustava biciclette e che costruì quella Bottecchia con cui Ottavio vinse il Giro di Francia), l'azienda Carnielli-Bottecchia per oltre 50 anni è stata leader nel mercato internazionale.

Nel 1930/40 la fabbrica contava un centinaio di operai e, proprio in quegli anni, fece uscire la Cyclette, la prima ciclocamera del mondo.

Nel 1963, il successo della Cyclette venne bissato con la Graziella: la prima bicicletta pieghevole, che (forse non tutti lo sanno) prese il nome dal periodico della Mondadori che la recensì per primo.

Dopo il boom della Graziella (un oggetto cult fra gli anni SessantaSettanta), in azienda (come in molte famiglie) arriva un divorzio: il marchio Carnielli e Bottecchia si dividono a metà degli anni '90. La Bottecchia apre una nuova, grande sede a Cavarzere (Venezia) e si specializza in biciclette da corsa; la Carnielli (che prende il cognome Fitness) viene acquisita da un imprenditore padovano che la gestisce con i figli. Fino a oggi.

E domani?

 


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Emanuela Da Ros

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