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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Che ci frega del Traforo? Intanto scaviamo

I residenti lamentano l’attività estrattiva dopo le 21. Ma è tutto a posto. O così sembra

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Che ci frega del Traforo? Intanto scaviamo

Vittorio Veneto – Non è Camilleri. E’ la Da Ros che scrive. E il giallo è (dunque) pallido. Se non altro perché i carabinieri (“chiamati, li abbiamo chiamati”) non si sa se siano intervenuti o meno e in quanto alla polizia locale è certo che sul “luogo del traforo” non si è presentata “perché troppo occupata con Victor”.

Che è successo? Ve lo spieghiamo (come possiamo).
Traforo non stop. In queste giornate/notti di finta estate i lavori per il Traforo di Sant’Augusta proseguono. Alacremente. In zona Rindola si sente scavare e trivellare e sforacchiare quasi fino a mezzanotte: i rumori assordanti tolgono il sonno ai residenti. Che tra un guanciale e una zanzara si chiedono: Che succede? Stanno lavorando al Traforo di Sant’Augusta? Ma se il Tar l’ha bocciato/boicottato?

Qualcuno, all’alba, tra un cappuccino e uno sbadiglio ha contattato pure il gruppo Partecipare Vittorio (750 voti-assenso alle comunali a sostegno del candidato/assessore Alessandro Mognol) e ha chiesto spiegazioni: Ma il Traforo lo fanno o no? e, se lo fanno, devono proprio scavarmi in testa alle dieci di sera?

“Dalle sette e mezza del mattino alle dieci/undici di sera – spiega infatti Matteo Saracino, segretario del gruppo Partecipare Vittorio – le ruspe e i trattori e i camion che stanno scavando il terreno a Rindola sono in piena attività. Fanno un rumore infernale pure quando non dovrebbero: dopo le ore 21. E questo manda in bestia i residenti che ci tempestano di telefonate: Ma come? I lavori del Traforo non dovevano essere sospesi? E cos’è questo baccano infernale?”

Matteo Saracino risponde a tutti di stare tranquilli. “Abbiamo chiamato i carabinieri – spiega – e forse sono intervenuti. Quanto alla polizia municipale ieri era impegnata con Victor ma è stata avvisata. E la giunta sta verificando concessioni, eccetera.” A un certo punto ci vuole pure la mail ai giornali per chiarire quello che succede.

Il comunicato stampa. “Il gruppo Partecipare Vittorio in questi giorni è stato tempestato da telefonate di cittadini che segnalavano il proseguimento dei lavori a Sant’Andrea, nel cantiere per il Traforo, ben oltre le 21 – si legge nella nota -. Da sempre contrari a questo progetto del traforo, non abbiamo intenzione di continuare a disquisire sulla sentenza del TAR (già molto chiara a riguardo), ma ci facciamo carico del rispetto dei diritti dei cittadini.

Alessandro Faraon, capogruppo di Partecipare Vittorio, dichiara: «Rispetto le idee altrui sul progetto del traforo, credo però ora sia prioritario mettere al primo posto i diritti dei cittadini. Se ci sono delle irregolarità sullo svolgimento dei lavori, queste vanno accertate dagli organi competenti ed esaminate anche dalla giunta stessa. La nuova amministrazione comunale ha il dovere di garantire il bene comune di tutti i cittadini, non l'interesse di pochi, ed è su questo punto fondamentale che il gruppo Partecipare Vittorio continuerà a vigilare e a battersi, affinché ogni questione venga affrontata in modo trasparente e nel rispetto delle leggi.”

Il chiarimento. Ovvio che, a leggerla così, la nota crea scompiglio. Pare che la lista Partecipare Vittorio accusi un suo esponente di giunta di dormire della grossa. Ma le cose stanno diversamente. La lista Partecipare Vittorio ha un obiettivo: rassicurare.

“E’ vero – sostiene Matteo Saracino - che i lavori per il Traforo proseguono anche dopo che il Tar ha dato lo stop, ma è perché la ditta che ha avuto l’appalto si è impegnata a lavorare fino a metà del 2015, e più lavora più soldi prende. Poi se di quel lavoro non se ne farà niente il comune chiederà un danno erariale”.

Ancora. “Quello che vogliamo è raccogliere le istanze dei cittadini e far loro sapere che ci siamo, che stiamo vigilando”.

Cioè? Che fate?
“Facciamo pressione sulla giunta, anzi soprattutto su Alessandro Mognol, visto che gli altri non li conosciamo perché verifichino se i lavori sono in regola, se ci sono le concessioni del caso. Lunedì abbiamo anche spedito una mail al vicesindaco Turchetto”.

Vi ha risposto?
“No, perché tecnicamente è in ferie”.

Come pensate dunque di rassicurare i residenti?
Spiegando che ci siamo. Che diamo eco alla loro voce.

 

Tutto chiaro? Volendo fare un riassunto delle puntate precedenti si potrebbe scrivere che il progetto del Traforo dopo essere stato osteggiato da un gruppo di vittoriesi è allo stop. Il Tar l’ha bloccato. L’Anas pure. Il Comune dovrebbe teoricamente fare-di-tutto-per-bloccarlo a sua volta visto che l’assessore all’ambiente è stato uno degli attivisti del blocco (e proprio per questo è diventato assessore all’ambiente) ma ancora non si sa come e che può fare. Intanto però si scava. La ditta che ha ricevuto l’appalto per l’opera che molto probabilmente non si farà vuole portare a termine il suo lavoro e essere pagata. Quindi si scava. Si crivella. Si sforacchia. Magari per nulla. E in modo oneroso. Però tutto procede. Questo è il motivo per cui si sente rumoreggiare in cantiere, dopo le 21.

 


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Emanuela Da Ros

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