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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Cesana Malanotti, minoranze denunciano: «Buco da 491mila euro»

Il dato è emerso nel corso dell’approvazione del bilancio consolidato 2017 del Comune

| Claudia Borsoi |

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Cesana Malanotti, minoranze denunciano: «Buco da 491mila euro»

VITTORIO VENETO – I conti del Cesana Malanotti finiscono sotto alla lente delle minoranze. Se c’è parlato ieri sera, venerdì, in consiglio comunale quando all’ordine del giorno c’era la votazione del bilancio consolidato 2017 del Comune di Vittorio Veneto che include anche alcune società partecipate rilevanti o su cui il Comune ha controllo diretto, precisamente il Cesana Malanotti, la Vittorio Veneto Servizi, l’Atm in liquidazione e Piave Servizi.

 

E le minoranze non hanno mancato di commentare i numeri dei bilanci del Cesana Malanotti e della Vittorio Veneto Servizi.

 

«Il Cesana è gestito in modo disastroso visto il buco di 491mila euro. Che sia forse dovuto alle spese legali per l’azione mossa contro il precedente cda?» si è interrogato il leghista Bruno Fasan. Quanto al Cesana Servizi messo in liquidazione ha aggiunto: «Nel 2016 il patrimonio era di un milione e 700mila euro, nel 2017 di 335mila euro: si è vaporizzato. E il bilancio 2017 indica una perdita di un milione e 996mila euro. Nessuno poteva far peggio di questo cda».

 

Pure il consigliere Matteo Saracino (Partecipare) non si è risparmiato. «Mi preoccupa il bilancio del Cesana Malanotti. Nel 2014 in utile, nel 2015 in pareggio, nel 2016 e 2017 in perdita – ha detto in aula -. E andando a pagina 9 della relazione dei revisori dei conti del Cesana Servizi si legge che le stime delle perdite sono troppo basse. Credo che l’amministrazione comunale debba controllare il bilancio del Cesana Malanotti a fronte degli investimenti annunciati». «Il presidente del Cesana Malanotti venga in consiglio: qualche problema c’è» le parole di Gianluca Posocco (lista Da Re), mentre Fasan ha annunciato che se il presidente Maurizio Castro non sarà convocato dalla maggioranza ci penseranno le opposizioni a chiedere un consiglio comunale straordinario.

 

E poi il dibattito si è focalizzato sulla Vittorio Veneto Servizi. «Si intravede un futuro difficoltoso, l'azienda non è molto performante» ha detto il consigliere forzista Paolo Santantonio. Il leghista Gianantonio Da Re ha invece nuovamente auspicato che gli utili della società che gestisce le farmacie comunali vengano investiti sul territorio con opere, anziché tenerli in cassa e pagarne le tasse. «Su un utile di 287mila euro, 93mila euro vanno in tasse e darli a Roma mi spiace» le parole di Da Re. «L’aumento dei ricavi sono stati contingenti, legati all’aumento delle ricette bianche rispetto a quelle mutuabili rosse» le parole di Santantonio.

 

«Stiamo divagando» è intervenuto l’assessore Giovanni Napol. «Siete scorretti visto che gli interlocutori diretti sono assenti» ha poi detto rivolto alle minoranze che facevano le pulci alle due società. Sul Cesana Malanotti il sindaco Roberto Tonon ha invece evidenziato come mentre il presidente del passato cda «non si è mai visto in consiglio, Castro sì». «Credo che le società siano ben amministrate rispetto al passato» ha concluso il capogruppo Pd Marco Dus.

 


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