Cesana Malanotti: 79 morti
Dal primo gennaio al 4 maggio sono avvenuti 5 decessi nella Residenza Papa Luciani di San Vendemiano e 74 nella sede principale di Vittorio Veneto
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VITTORIO VENETO - Il sindaco nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera ha comunicato il triste bilancio dei decessi nella casa di riposo Cesana Malanotti: dal primo gennaio al 4 maggio sono avvenuti 5 decessi nella Residenza Papa Luciani di San Vendemiano e 74 nella sede principale di Vittorio Veneto.
Una situazione di cui si aveva percezione, ma si sperava che il conteggio si potesse fermare a cinquanta. Questo dato ha fatto da cornice alle severe accuse della maggioranza rivolte alla direzione e al Cda del Cesana.
Portavoce dell’accusa il leghista Antonio Da Re che ha tuonato: “Avrebbero potuto acquistare più mascherine se avessero risparmiato sulle consulenze e spese legali, costate più di un milione di euro”.
Da Re ha poi letto la lista delle consulenze e degli incarichi distribuiti negli anni presieduti da Maurizio Castro. Il dibattito si è protratto a lungo evocando il succedersi dei fatti che hanno duramente scosso la comunità della Rsa e della città intera.
A grande maggioranza è stata sottoscritta la richiesta di convocazione in assemblea dei principali responsabili della casa di riposo ad iniziare dall’assessore regionale Lanzarin, al direttore generale Benazzi, il presidente Castro e la direttrice Tonon.
Sarà compito del sindaco Miatto inoltrare la richiesta di convocazione. Bocciata invece la mozione del PD che lasciava intendere che Ulss2 e Regione Veneto erano i maggiori responsabili dei fatti e implicitamente assolveva la direzione e il Cda.