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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Cesana, Costa: «Andremo al Tar»

In consiglio comunale domanda di attualità sull’Ipab a firma di Carnelos

| Claudia Borsoi |

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Cesana, Costa: «Andremo al Tar»

VITTORIO VENETO - «Uno scempio alla memoria dei donatori vittoriesi: credo che si rivolteranno nella tomba»: Graziano Carnelos (PD) con una domanda di attualità che ha aperto la seduta del consiglio comunale di ieri sera, giovedì, ha invitato la giunta Tonon a prendere provvedimenti dopo che l’attuale cda dell’Ipab Cesana Malanotti, a 40 giorni dalla sua scadenza (5 maggio), ha modificato lo statuto e le modalità di nomina dei componenti del consiglio di amministrazione.

 

«Unilateralmente è stato inserito nell’uovo di Pasqua un furto alla prerogativa di nomina dei 5 membri che spettava al solo comune di Vittorio Veneto – ha dichiarato in aula Carnelos -. Spogliare del potere di nomina è l’ultimo sopruso (del cda nominato 5 anni fa dall’allora sindaco Gianantonio Da Re ndr) verso la città. E’ evidente che non ci sia alcun interesse pubblico in questa decisione, ma solo favorire una parte (la Lega Nord ndr) mandata a casa alle elezioni». Carnelos ha invitato la giunta a indire un consiglio comunale straordinario per affrontare il tema oltre ad agire per vie legali.

 

«La delibera sarà impugnata al Tar» ha confermato Giuseppe Costa nel suo primo intervento da assessore dopo aver lasciato il ruolo di consigliere comunale. Nel suo dettagliato discorso, Costa ha ripercorso vari fatti che hanno segnato l’ente negli ultimi anni, dal licenziamento dell’ex direttore Claudio Ciciliot al bando per l’ampliamento della struttura. «E’ pretestuosa – ha poi aggiunto – la suddivisione uguale di nomine tra il comune di Vittorio Veneto e quello di San Vendemiano (a ciascuno spettano, dopo la modifica, due nomine)», evidenziando come il patrimonio dell’Ipab da 20 milioni di euro sia per la quasi totalità di origine vittoriese, mentre a San Vendemiano l’ente possiede solo il terreno su cui sorge la casa di riposo. Costa è critico anche verso l’inserimento, nel cda, di un membro di nomina dell’Ulss 7 ed ha poi reso noto come l’attuale cda abbia manifestato la volontà di rimanere al suo posto, oltre il 5 maggio, finchè l’iter di modifica dello statuto non sarà completato.

 

«Spero – ha concluso Carnelos – che questo vaso di pandora venga al più presto svuotato».

 


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Claudia Borsoi

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