Treviso - Volete diventare tree scout, che tradotto significa cercatori d’alberi e vi stata chiedendo come fare? Presto detto.

La Kellermann Editore ha creato una pagina web  per creare una "comunità di ricerca" di alberi secolari o particolari.

L’idea è nata dall’editore Roberto Da Re Giustiniani e dalle giornalista e scrittrice Paola Fantin (nella foto) in occasione della presentazione della sua ultima fatica letteraria intitolata ‘Il quaderno degli alberi antichi e leggendari’ edito dalla Kellermann Editore nella collana dei ‘Quaderni’.

Fantin, assieme al marito, da oltre dieci anni viaggia per l'Italia, per l'Europa ma anche solo fuori porta per cercare gli alberi più antichi, più belli, più strani o semplicemente più importanti per qualcuno. E’ una passione che è diventata un libro, dove Paola ha raccolto alcuni dei “vegliardi verdi” che ha conosciuto lungo il suo cammino.

Il grande castagnèr di san Giusto (Fregona):500 anni di vita per giungere a 21,50 metri di altezza per una circonferenza (a 70 cm) di 6,43 metri

Un libro importante e subito apprezzato, che ha permesso all'autrice di incontrare tante persone, molte con alberi da segnalare o da proteggere o semplicemente da ricordare. E allora, perché non diventare un po' tutti "cercatori d'alberi"? E' questa la domanda che l'autrice e l'editore hanno posto al pubblico che accolto entusiasticamente il suggerimento. Solo attraverso Internet - dunque Facebook - è possibile unire forze e informazioni in tempo reale, per "censire" non solo quegli alberi che già la legge protegge, ma anche quelli che hanno caratteristiche o storie particolari, che potranno così essere condivise da tutta la comunità di "cercatori d'alberi" e lasciate come testimonianza.

Il cedro di Giulio Cesare (Parco di Villa Zeno a Chiarano) sicuramente plurisecolare anche se non tanto quanto la leggenda che ne attribuisce la piantumazione a Giulio Cesare. 26 metri di altezza e 5,18 di circonferenza (a 1,3 metri).

L'invito è dunque, quello di "popolare" la community ed è rivolto agli "scopritori" e ai "cercatori" e, più ancora, ai "possessori" di alberi secolari o particolari non accessibili a tutti perché siti in parchi o giardini privati. Potrebbe sembrare solo un gioco, ma vuol diventare anche un censimento il cui valore proviene dal tempo lontano in cui gli alberi sono nati, e destinato a un futuro che potrà ancora beneficiare delle fronde, delle storie e dei significati di questi silenziosi e maestosi testimoni.

L'albero della bicicletta di Sitran (Belluno). Nel 1952 un contadino che non vuole buttare la sua vecchia bici la appende al ramo secco di un castagno. E la pianta o ingloba per sempre., tanto da confonderla con i suo rami.