Il Centro Risorse querela Zanoni e va in Consiglio
Giovedì sera a Motta assemblea straordinaria sull'adeguamento dell'azienda. Rappresentanti tra il pubblico
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MOTTA DI LIVENZA – L’azienda Centro Risorse giovedì parteciperà al Consiglio straordinario di Motta (in municipio alle 20.30).
In una nota, l’azienda spiega: «Il consiglio era stato chiesto dopo la diffusione da parte dell’eurodeputato Andrea Zanoni di notizie false che hanno evocato ingiustificatamente e senza fondamento, i noti rischi che le sostanze radioattive provocano sulla salute umana, scatenando così la protesta dei cittadini e determinando un allarme sia nella popolazione sia in seno alle amministrazioni comunale del Comune di Motta di Livenza e dei Comuni limitrofi».
Continua l’azienda: «Quell’accusa oggi si dimostra falsa e tanto più offensiva della reputazione di Centro Risorse per averla resa verosimile grazie alla strumentalizzandone di alcuni ben noti contenuti (Nota Arpav di Vicenza), ingenerando prima e alimentando poi il convincimento che anche a seguito dell’adeguamento dell’impianto di Motta di Livenza lo stesso verrebbe gestito illecitamente, proprio come avvenuto nel 2007, all’insaputa delle autorità e ai danni della salute degli ignari cittadini».
Come aveva preannunciato, Centro Risorse presenta in procura della Repubblica, presso il Tribunale di Treviso, l’atto di querela nei confronti di Zanoni: «un atto dovuto per chiarire che il proprio lavoro è onesto e trasparente e che viene oggi, a causa di quei fatti, danneggiato pesantemente. Le azioni di Zanoni, infatti, offrono il destro per una vera e propria aggressione nei confronti dell’impresa da parte di neocostituiti comitati per la tutela della salute dei cittadini di Motta.
Oggi le contestazioni ai danni dell’azienda, tra foto su facebook e striscioni di fronte al Comune di Motta, sono all’ordine del giorno».
Si legge nel testo della querela: “Centro Risorse subisce a causa dell’iniziativa di Zanoni ingenti danni. Essa si trova quasi quotidianamente catapultata sulle prime pagine dei giornali locali, accusata di smaltire rifiuti radioattivi (...) Il danno di immagine e reputazionale è enorme”.
Basti pensare a volantini dal titolo “Motta, provincia di Chernobyl” distribuiti alla cittadinanza e ai chiari sillogismi nati a seguito di quelle che oggi si configurano come vere e proprie diffamazioni: “come nel 2007 sono stati illecitamente conferiti presso la Centro Risorse “rifiuti radioattivi”, a seguito del prossimo adeguamento dell’impianto secondo il progetto presentato dall’impresa, gestita da amministratori evidentemente incuranti del rispetto delle regole, aumenterebbe in modo esponenziale il pericolo per la salute dei cittadini e per la salubrità dell’ambiente, beni già messi a repentaglio dagli illeciti del passato, di cui il caso dei “rifiuti radioattivi” provenienti da Vicenza, e secondo Zanoni “scomparsi nel nulla”, è solo l’emblema”.