Centro Atlantis: da vent'anni a fianco delle persone con disabilità
Il compleanno è stata l'occasione per presentare il nuovo logo, espressione della volontà di diventare “Spazio Atlantis” aperto al territorio
CASTELFRANCO - Vent’anni e non sentirli, anzi, proiettarsi verso nuovi progetti con rinnovata energia ed entusiasmo. Il Centro Atlantis di Castelfranco spegne venti candeline, una per ciascun anno passato a fianco delle persone con disabilità del territorio dell’ex-Ulss 8, verso le quali ha fin dal principio offerto servizi strutturati, secondo modalità organizzative e proposte educative che rispondono a bisogni e a livelli di autonomia diversi delle persone con disabilità.
Un compleanno che il Centro ha voluto festeggiare venerdì 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, alla presenza di molti ospiti e diversi esponenti delle amministrazioni dei comuni di Castello di Godego, Vedelago, Riese Pio X, Loria. Per Castelfranco, ha preso la parola il sindaco Stefano Marcon, che ha sottolineato «la storia di successo del Centro, antesignano di alcune linee guida che ora sono diventate di domino quotidiano».
La festa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo logo, frutto della collaborazione con l’agenzia di comunicazione FK Design di Castelfranco ed espressione del cambio di passo avvenuto in questi anni, con la volontà di non essere più “Centro Atlantis”, ma “Spazio Atlantis”, ossia uno spazio aperto sul territorio. Spiega la direttrice Raffaella Munaretto: «Il nuovo logo rappresenta il cambiamento che in questi anni abbiamo cercato di portare nell’ambito dei servizi per la disabilità. Parlare di Spazio Atlantis, e non di Centro Atlantis, significa per noi raccontare che ciò che vogliamo realizzare non si limita all’interno delle pareti di un centro, ma si allarga a tutto il territorio in uno spazio senza confini».
Un’evoluzione che passa attraverso i tanti progetti di inclusione che Atlantis ha portato avanti con le famiglie, le quali non solo hanno agito da autrici principali nell’elaborazione del progetto di vita delle persone con disabilità, ma sono diventate veri “catalizzatori di opportunità”, a fianco delle operatrici e operatori di Atlantis nella ricerca di nuove occasioni di inclusione nel territorio.
«Ogni giorno lavoriamo per costruire una comunità che sappia accogliere e sostenere ogni persona nella propria unicità e nella propria “adultità” – continua la direttrice Munaretto –. Una comunità capace di trasformare i contesti, per permettere a ciascuno di realizzarsi e di vivere una vita dignitosa e felice».