La cena si paga in Bitcoin, a Zanze di Dinato debutta moneta virtuale
Nuova iniziativa dell’osteria veneziana dello chef del Feva di Castelfranco
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO/VENEZIA - Con Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, si potrà presto pagare il conto al ristorante.
A lanciare l'innovazione è Zanze XVI, la nuova osteria che ha aperto lo scorso 8 giugno in fondamenta dei Tolentini 231 a Venezia, di cui è co-titolare lo chef stellato Nicola Dinato del Feva di Castelfranco (in foto).
"Stiamo seguendo il settore delle criptovalute da anni e stiamo lavorando con la tecnologia blockchain in diversi ambiti" spiega Nunzio Martinello, co-founder della tech company padovana Noonic insieme a Nicola Possagnolo, con cui condivide anche l'avventura di Zanze XVI. "Con Noonic abbiamo deciso di accettare i pagamenti in criptovalute sei mesi fa - prosegue Martinello -. Dal 22 gennaio, giorno di riapertura del ristorante dopo le ferie, anche Zanze XVI accetterà i pagamenti in questa forma. L'idea è stata fortemente voluta dallo chef Nicola Dinato".
"Non abbiamo previsto sconti o vantaggi particolari - conclude Martinello - perché la vera novità consiste nel permettere a chi possiede Bitcoin e ha la volontà di spenderli, di farlo. Al momento infatti non ci sono molte attività commerciali che accettano pagamenti in questa valuta".