CAVE CAMPILONGHI E SAN GAETANO, ENTRO L’ESTATE I LAVORI
Previsto un indennizzo per chi risiede nei pressi dei siti
Montebelluna - Partiranno entro l’estate alcuni degli interventi di miglioramento alla viabilità nella zona delle cave Campilonghi e San Gaetano previsti dall’accordo, raggiunto a febbraio, tra l’amministrazione comunale e i presidenti delle ditte Eghel S.r.l, Remo Mosole, e Sabbia del Brenta S.r.l. Gianni Tonini. E’ stata, infatti, ufficialmente firmata lo scorso 10 aprile la convenzione che stabilisce oltre agli adempimenti di tipo viario a carico delle due ditte di escavazione anche le tempistiche per realizzarli. In particolare entro novanta giorni dalla sottoscrizione della convenzione dovrà essere presentata da parte della Eghel e della Sabbia del Brenta la denuncia di inizio attività per la realizzazione del tratto di strada che verrà realizzata all’interno delle cave, su proprietà privata, e che sbucherà nelle vicinanze dell’incrocio tra Via Sant’Andrea e Via Schiavonesca Vecchia. Soluzione questa trovata per evitare di caricare su Via Campilonghi l’intero traffico da e per le cave. Il progetto di adeguamento delle vie Sant’Andrea e Schiavonesca, che dovranno subire anche un ampliamento della carreggiata, così come di quello di sistemazione di Via Campilonghi dovranno essere presentati dalle ditte sempre entro il mese di luglio. Stesso termine anche per quanto riguarda il progetto di pista ciclopedonale e relativa illuminazione che la Eghel e la Sabbia del Brenta dovranno realizzare, a proprie spese, lungo Via Castellana nel tratto che va dalla rotonda fino all’intersezione con Via Schiavonesca. Una volta redatti i progetti, come scritto in convenzione, il Comune si impegna a rilasciare le necessarie autorizzazioni o approvazioni all’esecuzione entro 30 giorni dalla data della presentazione. Si avvia così verso una veloce soluzione il problema della viabilità nella zona delle cave che ha creato notevoli disagi ai residenti dopo che sono riprese le attività di escavazione a seguito del rilascio dell’autorizzazione concessa dalla Regione nell’agosto del 2005. Oltre a miglioramenti di tipo viario l’accordo raggiunto prevede una serie di benefici sia per i residenti che per il Comune. La convenzione stabilisce infatti che le famiglie che abitano nelle vicinanze delle cave ricevano dai cavatori un contributo annuo per disagio ambientale che verrà riconosciuto loro a partire dal 30 settembre 2008 e per tutta la durata delle attività di escavazione. Il contributo verrà gestito in collaborazione con il Comune che individuerà i destinatari e determinerà la misura del contributo che spetta loro. Nell’accordo raggiunto si è convenuto anche che, qualora i residenti siano intenzionati a vendere la loro abitazione, le imprese di escavazione dovranno riconoscere loro il valore ante-cava senza considerare la perdita di valore dell’immobile causata dalla vicinanza al sito estrattivo. Per quanto riguarda il comune invece riceverà a titolo di indennità per il proprio territorio un contributo extra che raddoppia quello previsto dalla legge regionale n.44 del 1982, per ogni metro cubo di materiale ghiaioso estratto nell’anno. Tra le clausole della convenzione anche l’impegno da parte delle ditte di fare obbligo ad autisti e padroncini dei camion di spegnere il motore ogni qualvolta il passaggio a livello sia chiuso o stiano attendendo in prossimità della cava per le operazioni di carico, in modo da limitare il rumore e soprattutto le emissioni inquinanti. Infine, come previsto dall’intesa raggiunta, Eghel e Sabbia del Brenta si impegnano alla mitigazione dell’impatto ambientale delle due cave attraverso la piantumazione di siepi ed altre essenze arboree che dovranno essere piantate tra ottobre a marzo.