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20 aprile 2024

Montebelluna

Cavalla come premio per la lotteria: scoppia la polemica tra animalisti e parroco

Alla sagra di Cusignana torna la lotteria che mette in premio un animale vivo

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Cavalla come premio per la lotteria: scoppia la polemica tra animalisti e parroco

GIAVERA DEL MONTELLO - Si riaccende la diatriba tra animalisti e parroco di Cusignana dove con la sagra del paese viene organizzata una lotteria che vede messa in palio una cavalla. Se da una parte don Dionisio Rossi argomenta la scelta per ragioni di “tradizione” e per il buon successo dell’evento dall’altra gli animalisti contestano che un animale vivo sia usato a scopi ludici in un contesto di schiamazzi che procura all’equino un forte stress senza contare che in passato alcuni vincitori hanno optato per abbattere la cavalla.

“Purtroppo, anche quest’anno don Dionisio ci ha confermato, tramite messaggio, che continuerà a mettere come primo premio la Cavalla alla lotteria paesana – spiega il gruppo “100% Animalisti” -. Non nascondiamo la profonda delusione, ma soprattutto ci meravigliamo come nessuna autorità competente possa permettere una cosa simile, dato che il ministero della Sanità senza giri di parole, consiglia di non mettere Animali in premio nelle lotterie, proprio per un fattore etico”. Il gruppo non lascerà nulla d’intentato per impedire un atto che reputa indice di barbarie.

“Abbiamo segnalato il tutto via PEC al Ministro Costa e all’Azienda Veterinaria Nazionale, se non riceveremo risposte, non sono escluse azioni di disturbo durante la prossima sagra di Cusignana di Giavera del Montello – concludono gli attivisti di “100% Animalisti” -. La nostra pazienza è finita, via la cavalla dalla lotteria. Abbiamo provato con il dialogo, sia con don Dionisio, sia con la Curia Vescovile di Treviso, evidentemente non è bastato, quindi torneremo ai nostri antichi metodi, tiro dell’Oca di Stigliano docet… “.

Questa la risposta che il gruppo “100% Animalisti” dice di aver ricevuto da don Dionisio: “Era da qualche giorno che pensavo a raggiungervi. Il Comitato ne ha discusso, vuole tenere conto delle attenzioni da avere ma non capisce il principio che non sia etico proporre un animale in un gioco. Visti anche i buoni risultati per diversi puledri che sarebbero finiti diversamente. La decisione è stata di continuare ma non per una sfida ma perché e tipico della nostra sagra e anche perché tanti bambini ci stanno attorno. Scegliere un altro oggetto sarebbe solo un doppione della lotteria e pesca e non avrebbe senso (visto anche due tentativi fatti in passato). Noi cercheremo di fare la cosa nel migliore dei modi, senza spirito di sfida o rivincita”.

 



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