Castelfranco Veneto, 8 marzo 1914: “Donne coraggiose in sciopero”
EDITORIALE - Quando le nostre nonne lottarono anche per i nostri diritti
EDITORIALE – Auguri a tutte le donne dalla Redazione di OggiTreviso e in particolare dalla sottoscritta, direttore o per dirla in maniera più consona direttrice del quotidiano online che per questo 8 marzo ha voluto dedicare un ampio focus alla Giornata internazionale delle donne.
Dovete sapere che questa mattina tra i tanti auguri ricevuti, un cortese amico mi ha mandato un immagine che ammetto non conoscevo: un’illustrazione dal Domenica del Corriere dell’8 marzo 1914, ripubblicata nel 2011 nel volumetto “La ferrovia di Castelfranco e il Viale della stazione” di Angelo Aldo Marchetti (che si può leggere anche a questo LINK).
La didascalia scritta da Marchetti, recita: “Nella “Domenica del Corriere” (allora il più diffuso settimanale italiano) dell’8 marzo 1914 apparve una grande tavola a colori di A. Beltrame, dedicato ad uno sciopero femminile, uno dei primi verificatisi in Italia trasformatosi in una furibonda zuffa, con intervento dei carabinieri, tra le 60 operaie del Cotonificio Viganò di Castelfranco Veneto che continuavano a lavorare e le 170 che avevano aderito allo sciopero”.
Una vicenda è raccontata, dallo stesso imprenditore Paolo Viganò nel suo “Vita e Avventure di un industriale” edito nel 1923, naturalmente da una prospettiva ben diversa da quella delle lavoratrici. “Un lunedì mentre le convittrici ritornavano allo stabilimento, vennero aggredite ed insolentite dalle compagne, e successe un gran tafferuglio, una vera battaglia, e questa scena impressionante, fu poi illustrata sulla Domenica del Corriere. Il Prefetto di Treviso per l'acuirsi della lotta avea inviato una squadra di soldati e carabinieri, perché assicurassero la libertà di lavoro, ma un giorno non so per quali circostanze, il Prefetto fece ritirare tutta la forza”.
Un evento emblematico del clima sociale dell’epoca, che reputo opportuno rammentare proprio oggi. Nei giorni scorsi ho scritto parecchio sulle donne e su come ancor oggi siano vittime di preconcetti talvolta anche da parte delle stesse donne. Beh, credo che valga la pena cercare d’immaginare quale coraggio debbano aver dovuto tirare fuori quelle donne nel 1914, per organizzarsi contro il potere economico, contro le regole morali di allora, contro l’autorità (si azzuffarono con i carabinieri, pensate), al fine di veder riconosciuti i propri diritti.
Auguro quindi a tutte noi donne di rammentare sempre quel coraggio, nei momenti più duri, quando qualcuno ci sottostima perché femmine o cerca di discriminarci. Il mio auspicio ad ogni 8 marzo è sempre lo stesso, che: le donne non debbano più rendere conto di quello che sono, di ciò che fanno ma possano sentirsi libere di scegliere senza dover sottostare a giudizi impietosi perché donne!
LA DIRETTRICE
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