CASTELFRANCO SU WIKIPEDIA, LA DENUNCIA DEL SINDACO ARCHIVIATA
Prosciolto Leonardo Brunetta che ad agosto scorso aveva inserito in internet delle frasi finite nella bufera
Castelfranco – Ciò che aveva scritto su Wikipedia, l’enciclopedia libera online, non era diffamatorio. Aveva tutto il diritto di criticare l’operato dell’Amministrazione comunale.
Questo ha stabilito il giudice Valeria Castagna sul caso di Leonardo Brunetta, il membro del Meetup di Beppe Grillo di Castelfranco che aveva inserito delle frasi in internet, alla voce Castelfranco di Wikipedia, che al sindaco Maria Gomierato non erano andate giù, tanto da arrivare a denunciarlo per diffamazione. Il giudice ha disposto l’archiviazione della querela e Brunetta è stato quindi prosciolto.
«Nonostante la sua storia ricca di cultura – scriveva Brunetta -, da un po’ di anni la città offre sempre più scarse iniziative culturali, a causa di un’amministrazione comunale decisamente più propensa agli affari (soprattutto immobiliari), che alla cultura».
«La grande e bella piazza centrale, intitolata a Giorgione, purtroppo non è mai stata valorizza né dal punto di vista ambientale, né da quello culturale – scriveva ancora -. Attualmente si presenta come un enorme parcheggio a pagamento, attorniato da dei lunghi portici dove è possibile passeggiare di fronte a numeri negozi e soprattutto bar tutti molto simili tra loro».
Le note di Brunetta erano state inserite ad agosto dello scorso anno. Il sindaco le aveva prese come una pugnalata ed aveva quindi denunciato il giovane. Il pm che si occupava delle indagini ne aveva richiesto l’archiviazione mesi fa, l’Amministrazione comunale, però, si era opposta e quindi si è arrivati all’udienza della settimana scorsa.
«Il giudice ha ritenuto che non ci fossero gli estremi di reato – afferma l’avvocato Roberto Quintavalle, legale di Brunetta -. Questo perché c’è diritto di critica ed il mio assistito ha scritto quelle cose in maniera del tutto legittima. È stato prosciolto perché, appunto, si è limitato a criticare e non ha scritto nulla di offensivo».