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25 aprile 2024

Castelfranco

Castelfranco si tinge di lilla per la Giornata mondiale sui Disturbi del Comportamento Alimentare

Domani sera, la torre nord-ovest del castello sarà illuminata di lilla. L'assessore Marconato: «I disturbi alimentari sono più diffusi di quanto immaginiamo».

| Leonardo Sernagiotto |

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Castelfranco si tinge di lilla per la Giornata mondiale sui Disturbi del Comportamento Alimentare

CASTELFRANCO - Al volgere della sera, domani la torre di nord-ovest cambierà colore e si tingerà di lilla. L’iniziativa simbolica è volta a sensibilizzare la popolazione in merito alla sesta giornata mondiale sui Disturbi del Comportamento Alimentare (World Eating Disorders Action Day), fissata internazionalmente al 2 giugno. Con questo piccolo gesto, inserito nell’ambito della campagna fiocchetto lilla di Never Give Up, l’associazione dal 2014 nella prevenzione, trattamento e ricerca sui disturbi dell'alimentazione, si vuole sostenere medici, psichiatri, psicologi, nutrizionisti, ricercatori accademici, studenti ed esperti, aiutandosi a a connettersi e collaborare, tenendosi aggiornati sui recenti sviluppi nella ricerca di tali disturbi.

I disturbi alimentari sono la prima causa di morte tra gli adolescenti e purtroppo negli ultimi mesi la situazione si è aggravata a seguito delle difficoltà legate all’emergenza Covid. Secondo le stime ufficiali in Italia 2.665.000 adolescenti hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea e solo il 10% riesce a chiedere aiuto e lo fa mediamente dopo tre anni dai primi sintomi. La famiglia costituisce, insieme alla scuola, uno dei primi luoghi dove tali disturbi possono essere intercettati e affrontati tempestivamente, grazie a segnali che danno evidenza del disagio.

Commenta l’assessore al sociale, Roberto Marconato: «Le restrizioni dell’ultimo anno e mezzo hanno inevitabilmente messo a dura prova l’equilibrio psico-fisico di molte persone, in particolare i giovani, privati della socialità quotidiana con i propri amici e coetanei. Gli stili di vita, ed in particolare quello alimentare, ne hanno spesso subito le conseguenze più gravi, portando alla luce disturbi più o meno latenti. Questa iniziativa vuole essere uno stimolo alla riflessione e alla consapevolezza che i disturbi alimentari sono più diffusi di quanto immaginiamo ma “guarire” è possibile grazie al supporto di figure professionali esperte e specializzate di cui anche il nostro territorio è ricco. Per questo invito chi soffre o i familiari a rivolgersi ai servizi sociali o all’Ulss 2 per trovare il sostegno specializzato necessario per stare meglio».

 


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