Castelfranco, il legale di Badr: “Nel video non si vede alcun coltello”
Possibile ricorso contro la custodia cautelare. La difesa contesta le immagini utilizzate nell’inchiesta
| La redazione |

CASTELFRANCO VENETO – Proseguono gli sviluppi investigativi sul violento episodio avvenuto nei pressi di una discoteca di Castelfranco Veneto, che ha portato alla morte di Lorenzo Cristea e al ferimento di altri tre giovani. Attualmente si trovano in carcere Badr Rouaji, 19 anni, e Taha Bennani, 22, entrambi di Montebelluna, accusati di omicidio e tentato omicidio. La dinamica dei fatti, inizialmente interpretata come un agguato nei confronti degli accoltellati, sta subendo una parziale ricostruzione. Secondo le indagini, la tensione sarebbe nata all’interno del locale per una spinta tra due gruppi di giovani. La sicurezza avrebbe poi allontanato gli otto ragazzi appartenenti al gruppo più numeroso, mentre Rouaji e Bennani sarebbero rimasti per poco tempo all’interno, decidendo di uscire dal retro per evitare un confronto diretto.
Tuttavia, all’esterno li avrebbero attesi proprio i membri del gruppo rivale, con la situazione rapidamente degenerata in una rissa. Nel frattempo, la difesa di Badr Rouaji - a cura dell'avvocato Fabio Crea - contesta uno degli elementi principali dell'accusa: un video, di bassa qualità, che mostrerebbe parte dello scontro. Secondo l’avvocato Crea, non si vede alcun coltello nella mano del suo assistito nel momento in cui colpisce Lorenzo Cristea, ma solo un pugno chiuso. Da qui l’ipotesi di ricorrere al Tribunale del Riesame di Venezia per chiedere l'annullamento della misura cautelare decisa dal giudice per le indagini preliminari Marco Biagetti. Il legale ha definito quell’inquadratura “un elemento di prova che non esiste”, sostenendo che mancherebbero gravi indizi per giustificare la detenzione del 19enne di Montebelluna.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo