Caso Nes, per Compiano nuova accusa:bancarotta fraudolenta
L'ultima accusa contestata dalla Procura di Treviso al patron della North East Services
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TREVISO - Bancarotta fraudolenta. Questa l’accusa per il patron della North East Services, Luigi Compiano, contestata dalla Procura di Treviso.
Stando a alquanto sostenuto dalla Procura, Compiano, si sarebbe reso responsabile di una bancarotta accertata pari a 65,5 milioni di euro. E il “buco” potrebbe allargarsi, visto che la Guardia di Finanza sta effettuando controlli in altre tre società riconducibili all’ex titolare della Nes. La posizione di Compiano si aggrava ulteriormente: dopo l’accusa si appropriazione indebita aggravata si aggiunge il reato ben più grave di bancarotta fraudolenta che, se riconosciuto potrebbe portare dietro le sbarre del carcere il patron della Nes.
Resta al momento invariata la posizione degli altri due indagati: Massimo Schiavon, responsabile della sala conta del caveau di Silea e Gianluca Campagnaro, colui che consegnava il denaro in mano a Schiavon che poi lo portava a Compiano, entrambi indagati per appropriazione indebita aggravata.