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29 marzo 2024

Mogliano

Casier, sagoma rossa contro la violenza sulle donne

L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla delicata tematica delle donne maltrattate

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

 sagoma rossa contro la violenza sulle donne

CASIER - Una sagoma rossa ritrae il profilo di una donna senza volto, come senza volto sono, spesso, le donne vittime di violenza familiare. Volti e nomi che salgono alla ribalta della cronaca quando ormai c’è poco o nulla da fare.

Il Comune di Casier si unisce alle manifestazioni di sostegno alle donne per tutto il mese di novembre, fino a mercoledì 25, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Un percorso a quattro tappe nei punti centrali della vita cittadina, iniziato ieri davanti alla biblioteca civica, vicino alla panchina rossa, a ricordare ogni giorno un tema così importante per la società. Quest’anno la sagoma indossa la mascherina con impresso il 1522, numero antiviolenza gratuito e attivo 24 ore su 24 e una sciarpa confezionata proprio dalle donne di Casier, che in ognuna delle quattro tappe del percorso vedrà aggiungersi un pezzo, a significare che la libertà si può costruire, passo dopo passo, anche con l’aiuto e il sostegno degli altri. La mascherina 1522 è un'iniziativa in collaborazione con la commissione intercomunale alle Pari Opportunità di Casale sul Sile, Casier, Preganziol, Mogliano Veneto, Zero Branco e Marcon.

“Il mio impegno e quello di tutta l'amministrazione è di voler sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza, in particolare quella sulle donne, ovviamente non solo nel mese di novembre - ha detto l’Assessore alle Pari Opportunità Rossella Veneran - vorremmo educare alla cultura della libertà della donna, per fare in modo che possa essere mamma e lavoratrice senza che debba scegliere se essere l'una o l'altra, senza che debba continuamente dare dimostrazione delle sue abilità e potenzialità. La donna deve sentirsi libera di esprimere ciò che è veramente, senza pregiudizi né stereotipi, cioè semplicemente una donna piena di sfaccettature, ognuna importante quanto un’altra.

Il percorso che compie la sagoma vuole rappresentare simbolicamente il cammino interiore che compie la donna quando vuole finalmente liberarsi dalle catene della violenza. Il primo passo verso la libertà vera inizia proprio dalla presa di coscienza di rispettare se stessa”.

 


| modificato il:

Angelo Giordano

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