Case vuote a Valdobbiadene
Numeri alla mano per una programmazione corretta
| Tiziana Benincà |
VALDOBBIADENE - Lo scorso 9 marzo, nel corso del Consiglio Comunale, è arrivata la risposta al gruppo Consiliare Valdo d’Italia e d’Europa, che il 30 novembre aveva chiesto chiarimenti in merito al patrimonio edilizio non utilizzato nel paese.
A settembre 2020 infatti, era stato approvato il DUP (Documento Unico di Programmazione, che definisce il piano strategico da seguire e la parte operativa), dal quale emergeva un calo della popolazione con un numero pari a circa la metà rispetto a quello previsto per fine 2017.
In vista dei lavori previsti relativi al bilancio di previsione e al piano di interventi, il gruppo ha chiesto quindi di analizzare gli edifici vuoti, nell'ottica del minor consumo di suolo e della sicurezza idraulica del territorio.
La risposta è stata frutto di un accurato lavoro di allineamento di numerose banche dati, che hanno permesso di elencare con precisione il numero di abitazioni vuote suddivise per frazione, senza entrare nello specifico di seconde case, locazioni turistici o domiciliati.
Nel comune di Valdobbiadene, a fronte di 5427 fabbricati residenziali, ben 1491 risultano non abitabili, quasi un 28%.
Un numero significativo che il gruppo di minoranza ha ritenuto utile avere, per permettere di pensare ad un piano di recupero dei borghi, anche attraverso la presentazione di progetti particolari per l’accesso a finanziamenti, e all’attivazione di politiche abitative e demografiche importanti.