Case di riposo, visite mediche a distanza per gli ospiti
Il nuovo progetto di tele-medicina avviato dall'Ulss2 con i medici di medicina generale
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il Covid minaccia le case di riposo trevigiane con focolaio più o meno grandi che spuntano di girono in giorno sia tra gli ospiti che tra gli operatori.
Proprio per cercare di tenere al sicuro il più possibile gli anziani ospiti delle Rsa, l’Ulss2 Marca trevigiana ha avviato un progetto sperimentale di tele-medicina che consente a medici e specialisti di visitare i pazienti da remoto senza sposati dalla loro stanza. “In accordo con i medici di medicina generale abbiamo stiamo studiando un protocollo per poter fare tele-medicina e tele-consulto all’interno dei centri servizi”; spiega il direttore generale dell’Ulss2, Francesco Benazzi. “Questo è meno di consente di garantire la continuità del percorso di cura – sottolinea Benazzi - senza necessariamente spostare gli anziani, i medici e gli specialisti, come per esempio i pneumologia, che oggi rappresentano una merce rara perché non se ne trovano”.
Il progetto è partito in sei case di riposo in collaborazione con i medici che vi operano che hanno aderito su base volontaria. Un computer viene installato in ambulatorio e un altro monitor con webcam in connessione wireless montato su un carrello, così da essere facilmente spostabile da un paziente all’altro, nelle case di riposo che saranno così in contatto diretto con il medico. Il costo per ogni postazione è di 1.400 euro.