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19 aprile 2024

Conegliano

Cartelli in dialetto alla Fiera di Santa Lucia? "Accozzaglia improponibile"

Il capogruppo del Pd coneglianese Bortoluzzi: "Non si capisce, sembra portoghese"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Cartelli in dialetto alla Fiera di Santa Lucia?

SANTA LUCIA - I cartelli trilingue alla Fiera dell’agricoltura di Santa Lucia? “Idiozie abominevoli”. A sostenerlo è il capogruppo del Pd coneglianese, Alessandro Bortoluzzi, che ha polemizzato duramente contro l’utilizzo della segnaletica in italiano, inglese e veneto durante la rassegna santaluciese.

“È un’accozzaglia di cose improponibili – continua Bortoluzzi – Non riesco a comprendere molti dei termini utilizzati, nonostante parli dialetto da moltissimo tempo”. Alla Fiera i visitatori hanno acquistato gli ingressi alla “bilietarìa”, e hanno potuto approfittare della “promosion fameja”, redatta ad hoc per le famiglie con “puteli” fino a 10 anni.

Ma quello che ha maggiormente scatenato l’ironia di Bortoluzzi è la “sortìa de emerjensa” (uscita di sicurezza): “Cos’è? Portoghese?” ha scherzato l’esponente dem. In realtà non si tratta di un’iniziativa improvvisata, anzi. Per realizzare la segnaletica è stato addirittura chiesto il consulto di uno studioso che tiene corsi di Veneto.

“Dovevamo scegliere tra il veneto puro della Sinistra Piave e una specie di sommatoria comprensibile a tutti, ed abbiamo optato per la seconda” spiega il sindaco di Santa Lucia Riccardo Szumski, che non ha mai nascosto le proprie simpatie per San Marco e l’autonomia del Veneto.

Quello di Santa Lucia è stato addirittura uno dei comuni promotori della legge, poi approvata dalla Regione, che riconosce al popolo veneto lo status di “minoranza nazionale”, cosa che peraltro aprirebbe la strada all’insegnamento del dialetto nelle scuole.

Szumski non usa giri di parole per i detrattori dei cartelli “veneti”: “Non sanno di cosa stanno parlando, da Santa Lucia non mi è arrivata nessuna critica”. Bortoluzzi però ne fa una questione di immagine: “Ci rendiamo ridicoli agli occhi degli altri. La classica rappresentazione di una politica demagogica che non porta da nessuna parte”. I cartelli però rimarranno e verranno addirittura implementati, parola di Szumski.

 


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Roberto Silvestrin

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