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29 marzo 2024

Conegliano

Caro Ministro ti scrivo

Due studenti (e consiglieri comunali) si sono rivolti a Gaetano Manfredi per porre l’accento sulla situazione universitaria

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Caro Ministro ti scrivo

CONEGLIANO - Non ci han pensato due volte, Davide Tempesta e Cristiano Basei. Impugnata la penna hanno scritto una missiva al Ministro dell’università e ricerca Gaetano Manfredi per porre sotto i riflettori la situazione in cui versano molte famiglie di studenti universitari italiani. Davie e Cristiano, oltre ad essere studenti universitari, sono anche consiglieri comunali Davide a San Fior, Cristiano a Conegliano), e in questa duplice veste hanno presentato una serie di considerazioni: “Desideriamo porre alla Sua attenzione alcune problematiche particolarmente sentite riguardanti noi giovani durante questo periodo di emergenza causato dall'epidemia Covid-19.” Entrano subito nel dettaglio: “Come è noto, tra i molteplici costi che i giovani e le loro famiglie devono sostenere, una voce significativa è rappresentata dalle spese per l'istruzione. In particolare, sono gli oneri derivanti dagli studi universitari a esercitare una pressione economica non indifferente”.

 

Nel mirino dei giovani tutta una serie di spese che gli universitari (e le loro famiglie) devono sostenere: rette di ateneo, spese per libri, materiali didattici, abbonamenti per mezzi di trasporto e canoni degli affitti per gli studenti fuori sede. Davide e Cristiano hanno le idee chiare e anche già una serie di proposte in testa, che girano al diretto interessato: “Preghiamo il Governo e il Ministero competente da Lei retto di prendere in esame le seguenti proposte: a) stabilire uno sgravio fiscale sui canoni di locazione versati dagli studenti universitari fuori sede durante questi mesi di emergenza oppure erogare un contributo o adottare altre misure che ne agevolino il pagamento; b) sollecitare la società “Trenitalia S.p.A.” affinché quest’ultima garantisca un pronto rimborso degli abbonamenti acquistati ma non utilizzati a causa dell’epidemia; e) in accordo con gli atenei, favorire una revisione dei crediti formativi necessari validi per ottenere le borse di studio, nell’ottica di una maggiore contribuzione a studenti e famiglie.” Per dare maggior forza alla loro iniziativa hanno anche aperto una raccolta firme online su www.change.org, intitolata “Universitari: facciamoci sentire!”, per permettere ai giovani di far sentire la propria voce. E ora? Non resta che attendere una risposta.

 



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