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19 aprile 2024

Treviso

Carenza di personale, ferie e carichi di lavoro: i problemi degli autisti della Mom

Tanti i punti che la Rsu della Mom sta discutendo con la direzione aziendale per risolvere in maniera strutturale i numerosi problemi

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

autista bus

TREVISO - Carenza cronica di personale viaggiante, impossibilità di usufruire e programmare ferie e permessi in base alle proprie necessità durante il periodo scolastico, l’esiguo numero di trasformazioni di contratto di lavoro da part-time in full-time pur in carenza cronica di personale autista, mancata fornitura delle divise da lavoro, la carenza di organico nelle officine, discussione sul premio di risultato mai avviata e contrarietà ai subaffidamenti. Sono molti i punti inseriti nel documento che la Rsu della Mom, l’azienda del trasporto pubblico locale, sta discutendo con la direzione aziendale per risolvere in maniera strutturale i numerosi problemi che i dipendenti stanno vivendo.

“In merito ai subaffidamenti - spiega Stefano Bergamin della segreteria Fit Cisl Belluno Treviso e coordinatore della Rsu - ribadisco che la Fit Cisl si è da sempre dichiarata contraria e anzi sta chiedendo con forza il rientro dei servizi in azienda. Nella procedura di raffreddamento e conciliazione inviata al Prefetto di Treviso lo scorso 28 luglio è ribadita tra le altre cose, questa richiesta. L’affidamento dei servizi in subaffidamento comporta un peggioramento del servizio, una minore sicurezza dell’utenza e del personale viaggiante oltre a dare una qualità di vita peggiorativa per nastri lavorativi più lunghi, turni più pesanti e disagiati”. “L’obbligo di subaffidare parte del servizio ai privati è sancito dalla legge regionale n. 25 del 30/10/98 e successive integrazioni e modifiche poi rafforzata dalla legge Madia ma queste leggi non hanno portato un miglioramento del servizio, non hanno risolto i problemi”.

Altro tema caldo è quello dei turni. “Il nastro del turno è un problema - dice Bergamin -, ma il disagio maggiore è su come viene costruito il turno. Fermo restando che i turni a nastro lungo possono prevedere un impegno del lavoratore fino a 14 ore al giorno e quindi peggiorano la qualità della vita, anche i turni con nastro più corto possono creare disagio perché contengono un impegno continuo alla guida del mezzo nel traffico cittadino. Questi turni sono generalmente costruiti nel servizio urbano dove il traffico, i dossi, gli incroci non consentono di mantenere l’orario e costringono l’autista a dei veri tour de force”. Altro punto critico riguarda le ferie. Il problema si è accentuato soprattutto negli ultimi due anni causa Covid. “Va detto però che grazie agli accordi sottoscritti tra Rsu e azienda, nell’estate 2022 oltre alle normali ferie programmate, sono state assegnate 2071 giornate di ferie aggiuntive. Per la copertura di queste giornate di ferie, grazie a questo accordo, per l’estate il contratto di lavoro è stato trasformato da part-time a full-time a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta”.

 



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Isabella Loschi

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