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19 aprile 2024

Treviso

Carbonera, bulli inseguono e picchiano 17enne, poi gli rubano collanina e bicicletta

Un passante ha chiamato il 112: sul posto i Carabinieri hanno fermato i due. Per gli aggressori procedimento penale in corso

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

il luogo

CARBONERA - I Carabinieri della Stazione di Treviso, al comando del Luogotenente Schirone, hanno proceduto all’arresto di due 17enni trevigiani per il reato di rapina in concorso.
I fatti risalgono alla serata di giovedì 30 settembre quando, verso le 21.30 circa, a Carbonera, un 17enne ha incrociato due coetanei, suoi conoscenti, che con il pretesto di voler scambiare due parole gli si sono avvicinati minacciosamente.

A questo punto uno dei due ha strappato la collana che il ragazzo portava al collo e si è fatto dare la felpa che questi indossava. Infine gli ha chiesto di consegnare immediatamente soldi e cellulare che questi aveva con sé.
La vittima è riuscita in un primo momento a divincolarsi e ad allontanarsi con la propria bicicletta, venendo tuttavia raggiunto nuovamente dai due, fatto cadere rovinosamente a terra e colpito con alcuni manrovesci al collo e al capo.

I due aggressori, infine, si sono presi la bici per poi allontanarsi. Grazie alla tempestiva segnalazione al “112” di un passante che aveva assistito all’aggressione e si era precipitato a prestare soccorso al 17enne malmenato, sul posto è accorsa dopo pochi minuti una pattuglia dell’Arma in servizio perlustrativo che è riuscita a individuare poco distante i due giovani autori di reato, trovati ancora in possesso della collanina di zirconi con il gancio di chiusura rotto e della bicicletta della vittima. All’esito di ricerche accurate in zona, è stata ritrovata anche la felpa sottratta al 17enne rapinato, verosimilmente abbandonata dai due aggressori durante la loro breve fuga.
La vittima, a cui è stata restituita l’intera refurtiva, è ricorsa a cure mediche presso l’Ospedale di Treviso rimediando, a seguito delle tumefazioni ed escoriazioni riportate, alcuni giorni di prognosi.
Gli indagati, condotti presso gli uffici dell’Arma, dopo essere stati dichiarati in stato di arresto sono stati accompagnati, su disposizione dell’Autorità giudiziaria alle rispettive abitazioni per rimanervi sino alla convalida.
Nelle scorse ore, recepite le prime risultanze delineate dai militari e non sussistendo ulteriori esigenze cautelari, è stata disposta la remissione in libertà dei due giovani, attualmente oggetto di procedimento penale al Tribunale dei Minori di Venezia.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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