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20 aprile 2024

Cronaca

La carbonara? E' americana. Pizza? Cibo per disperati

Sul Financial Times il docente di storia dell'alimentazione Alberto Grandi stronca i piatti simbolo della cucina italiana

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

La carbonara? E' americana. Pizza? Cibo per disperati

ITALIA - La carbonara? L’hanno inventata gli americani. Il parmigiano? Comparve alla fine del XIX secolo nel Wisconsin. La pizza? Era cibo per disperati. E ancora panettone e tiramisù sono prodotti commerciali recenti. Avete letto bene: i cibi che hanno fatto la storia della cucina italiana, simbolo dell’Italia tavola, sono stati “smentiti” e “declassati” da Alberto Grandi, storico del cibo, autore e presidente del corso di laurea in Economia e management all’Università di Parma, in un’intervista al Financial Times.

Non è la prima volta che Grandi, dall’alto della sua competenza, sfata i miti della tradizione culinaria, ma questa volta ne ha per tutti: dalla pasta più replicata al dolce più famoso al mondo. "La famosa inflessibile cultura alimentare italiana, promossa dai puristi e dai 'gastronazionalisti' del paese, si basa in parte su “bugie, ricette inventate da conglomerati o cibo importato dall’America”, si legge sul proprio profilo Instagram del giornale inglese. Dalla carbonara al panettone passando per il tiramisù, molti classici culinari italiani sono "invenzioni moderne", sostiene lo storico del cibo e professore Alberto Grandi nei suo libri.

Le sue parole provocatorie hanno scatenato il web: “Su pizza e tiramisù non si scherza”. A proposito della pizza Grandi ha spiegato che “si iniziò a mangiare in America seduti, ma era un cibo per disperati”.

 



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Isabella Loschi

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