La capotreno vuole il biglietto, ubriaco non ce l'ha e le chiede di far sesso
Denunciato un tunisino di 34 anni. In un altro caso sono stati aggrediti capotreno e macchinista
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TREVISO – Quando la capotreno ha chiesto il biglietto per controllarlo lui, visibilmente ubriaco, anziché consegnarglielo ha detto spavaldamente che il biglietto non ce l’aveva e che la questione poteva essere risolta facendo del sesso. Il passeggero, che poi si è scoperto essere un tunisino di 34 anni, ha continuato ad importunare la donna, la quale al telefono ha chiamato i soccorsi mentre si allontanava.
Lo straniero l’ha seguita minacciosamente, fino al momento in cui è intervenuto un finanziere libero dal servizio che l’ha messo in fuga insieme a due suoi amici, pure loro alticci. I tre sono quindi scesi alla stazione di Lancenigo facendo perdere le loro tracce.
Segnalata la situazione alla Polfer (i fatti si sono verificati il 19 dicembre scorso, sulla linea Venezia-Udine) sono scattate le indagini, che hanno permesso di identificare i tre soggetti, frequentatori abituali del treno in questione. Il tunisino in particolare è stato messo di fronte alle sue responsabilità ed è stato quindi denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Un altro episodio piuttosto simile, di cui poi si è occupata la Polfer, si era verificato invece il 27 gennaio, stavolta in un treno che proveniva da Mestre, in prossimità di Preganziol. In questo caso un passeggero, quando il capotreno ha chiesto il biglietto, prima l’ha insultato, poi l’ha spintonato, ed una volta sceso alla stazione di San Trovaso gli ha preso al cappello. In aiuto del capotreno è giunto il macchinista, che a sua volta è stato aggredito e picchiato.
A quel punto l’aggressore è fuggito. Sono scattate quindi le indagini. Il macchinista, dopo essere stato medicato, ha fornito una descrizione dell’aggressore, individuato nel giro di poco grazie anche al sistema di videosorveglianza. Si tratta di un 30enne trevigiano già noto alle forze dell’ordine: dovrà rispondere di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.