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28 marzo 2024

Nord-Est

Caporalato, a Venezia, coinvolti dipendenti Fincantieri

Il Pm ha depositato gli atti a conclusione delle indagini su subappalti

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Caporalato, a Venezia, coinvolti dipendenti Fincantieri

VENEZIA- Quindici dipendenti dello stabilimento Fincantieri a Porto Marghera (Venezia) risultano coinvolti nell'inchiesta della Procura della repubblica di Venezia sul presunto sfruttamento della manodopera straniera, attraverso società in subappalto all'interno dei cantieri.

 

Il sostituto procuratore Giorgio Gava - riferiscono i quotidiani locali - ha depositato gli atti a conclusione delle indagini preliminari, riguardanti in tutto 31 persone, tra cui i titolari di 15 ditte subappaltatrici. 

I dipendenti dell'azienda cantieristica vi rientrano ai sensi della legge 231 del 2001, che prevede la responsabilità penale delle società che non attuano misure adeguate a prevenire reati commessi dai propri dipendenti. 

 

Nei confronti di dieci dipendenti del Gruppo viene ipotizzato il reato di concorso in sfruttamento dei lavoratori, relativamente alla ditta di subappalto "Venice Group" e "Naval Welding srl".

A sei di loro viene contestato il reato di corruzione tra privati (articolo 2635 codice civile), assieme a un architetto di Costa crociere, e altri cinque dipendenti Fincantieri.

Sempre per sfruttamento dei lavoratori sono indagati due consulenti del lavoro e i titolari bengalesi delle due società di subappalto, uno dei quali ha già patteggiato un anno e otto mesi di reclusione. L'inchiesta prese il via nel 2018 con l'arresto del primo degli imprenditori bengalesi, quindi con il coinvolgimento di alcuni imprenditori albanesi sempre del subappalto cantieristico.

 


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