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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Caos alla festa di compleanno alla "Nottoli": arrivano i Carabinieri

"Ma non è detto che siano profughi" precisano dalla piscina di Vittorio Veneto

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Caos alla festa di compleanno alla

VITTORIO VENETO - “Un episodio spiacevole e increscioso”. Così – alla piscina Nottoli di Vittorio Veneto - hanno definito i fatti di sabato scorso: una 40ina di ragazzi, molti dei quali extracomunitari, ha creato il caos durante una festa di compleanno, suscitando la reazione indignata degli altri utenti.

 

Alla fine sono arrivati anche i Carabinieri, anche se il loro è stato solamente un monitoraggio della situazione. I giovani sono arrivati senza ciabatte, con bottiglie in vetro di alcolici, senza cuffie per fare il bagno.

 

E alle richieste dei bagnini, hanno risposto con toni “arroganti e maleducati”. Alcuni di loro hanno iniziato a spostare sedie e tavolini, altri pretendevano di stare a bordo piscina con le scarpe. Una situazione che ha fatto ammattire i bagnini, che con il loro intervento sono riusciti però ad arginare una vicenda che avrebbe potuto presto degenerare.

 

“Faccio quello che voglio perché ho pagato per entrare”: è stato più o meno questo il leitmotiv del gruppo, che ha portato scompiglio durante il caldo pomeriggio. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 19.30, quando i ragazzi sono stati fatti uscire dalla piscina. Alla fine, riferiscono dalla Nottoli, il bagno l’hanno fatto in pochi.

 

Anche perché non disponevano del materiale adatto per entrare in acqua. “Erano dieci anni che non chiamavamo i Carabinieri” rendono noto dalla piscina. Una vicenda molto spiacevole, anche se, a livello mediatico, è stata in parte strumentalizzata e ingigantita.

 

Innanzitutto, non è detto che i ragazzi appartenessero al Ceis di Vittorio Veneto: come precisato dai gestori della piscina, non c’è infatti alcuna prova che il gruppo fosse composto da rifugiati.

 

Anzi, ci sarebbero molte evidenze a sostegno della tesi opposta. Molti ragazzi, infatti, per il noleggio delle ciabatte hanno lasciato la propria carta d’identità italiana.

 

“Sono molto più gravi i danni che abbiamo subito con la grandinata del giorno dopo” dichiarano dalla piscina, minimizzando in parte l’accaduto.

 



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Roberto Silvestrin

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