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27 marzo 2025

Montebelluna

Cantiere della primaria di Biadene Pederiva in stallo: “Alunni ancora alla scuola Baracca, non adeguata alle norme antisismiche”

Tessariol e Marchesin si dicono preoccupati per la situazione venutasi a creare

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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primaria di Biadene Pederiva

MONTEBELLUNA - «L'ultimo annuncio di fine lavori era stato il 30 giugno scorso. Prima ancora la fine dell'anno 2024. Solo alla vigilia del termine per le preiscrizioni al prossimo anno scolastico, è caduto il velo che copriva il cantiere della nuova scuola media a Biadene e il Sindaco Bordin si è trovato costretto a comunicare che il plesso non sarà pronto, come sperava l'Amministrazione, per settembre»: esordiscono Alberto Tessariol, referente territoriale per Azione e Francesco Marchesin di Italia Viva in una nota sulla questione che negli ultimi giorni sta tenendo banco a Montebelluna. «Più di un anno fa abbiamo iniziato a lanciare l'allarme sui continui annunci di apertura della scuola, rispetto ai quali però si notava solamente l'accumularsi di un ritardo cronico evidente, dato dal cantiere che avanzava in maniera tale da non poter rispettare i tempi dichiarati - prosegue Tessariol -. A giugno scorso siamo tornati a denunciare quello che stava accadendo, evidenziando che giustificare il problema con la litania del “mondo cambiato” e del costo dei materiali, a distanza di quattro anni dal bando per l’aggiudicazione dell’appalto, non era sufficiente. Oggi la situazione si palesa in tutta la sua criticità».

Così ora, al ricorso presentato in Tribunale a Treviso da parte della ditta appaltatrice, la Finocchiaro Costruzioni, che sostiene i ritardi siano dovuti ad anomalie progettuali e gestionali, il Comune di Montebelluna ha reagito comunicando che si costituirà in giudizio contro il ricorso. «Siamo preoccupati per la situazione - aggiunge Francesco Marchesin, Italia Viva -. Oltre alla primaria, è bloccata la costruzione della palestra, immaginata anche come ancora di salvezza per le attività prima trasferite in quella della scuola media (ora sottoposta a lavori) poi a Posmon nei locali dell'IPSIA. Per non parlare della primaria Baracca, accanto al MEVE, struttura non adeguata alle norme antisismiche che proseguirà ad ospitare classi e alunni. Si innescano quindi una serie di problemi a domino, che coinvolgono tante persone, famiglie, attività sportive». Quanto alle recenti esternazioni dell’amministratore dell’impresa Finocchiaro Costruzioni sui social, volte a spiegare che la responsabilità dei ritardi non sia da attribuire a loro i due esponenti liberaldemocratici locali concludono. «La questione ha di certo risvolti complessi e da approfondire. Altrettanto certo è che sarebbe servito un approccio e un metodo diversi rispetto al continuo rilancio dell'annuncio di fine lavori, omettendo di comunicare alla cittadinanza le reali difficoltà».
 


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