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25 aprile 2024

Cronaca

Canova, online tutti i manoscritti, le lettere e i diari

Patrimonio della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa

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Fondo Manoscritti di Antonio Canova

BASSANO DEL GRAPPA - L'intero Fondo Manoscritti di Antonio Canova, patrimonio della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, è online. Ora chiunque, nel mondo, può visionare, ad alta definizione e nella perfetta cromia originale, le 40 mila pagine dei 6658 diversi documenti manoscritti del Fondo Canoviano: lettere, innanzitutto, ma anche diari di viaggio, appunti, riconoscimenti e diplomi, persino un prezzario delle opere e il quaderno su cui l'artista appuntò le sue lezioni di inglese. Poi i sonetti, che gli estimatori gli facevano pervenire quale segno della loro ammirazione, appunti, testimonianze in prima persona degli incontri con le maggiori personalità del tempo, Napoleone in primis.

 

Il tutto, su archiviocanova.medialibrary.it. Sono materiali che hanno un valore storico unico, ma che non mancano, spesso, anche di interesse artistico, dato che il maestro era solito appuntare schizzi, intuizioni, appunti visivi su quanto attraeva il suo interesse. "Da questa mole di documenti emerge - rileva il direttore della Biblioteca, Stefano Pagliantini - la personalità di Canova, uomo perfettamente conscio del proprio valore e giustamente dotato di una sicura autostima". Il Fondo dei manoscritti di Canova giunse a Bassano grazie a Giovanni Battista Sartori Canova, fratellastro dello scultore, tra il 1852 e il 1857, assieme agli album dei disegni, alla racconta di incisioni in volume e a gran parte della biblioteca personale dell'artista per la parte di "belle arti".

 

"Ad essere stati digitalizzati sono, in questo caso, gli scritti, ma il progetto si allargherà in futuro anche ai disegni e al resto del patrimonio artistico canoviano di proprietà dei Musei Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa" spiega la direttrice dei Musei Civici, Barbara Guidi. Il Fondo vanta 1756 disegni custoditi nel Gabinetto delle stampe e dei disegni del Museo Civico. I Musei Civici conservano inoltre i celebri monocromi, una delle più rare e singolari espressioni non solo dell'opera di Canova, ma più in generale dell'arte neoclassica, e una sessantina di sculture tra cui i preziosi bozzetti preparatori come quello per le Tre Grazie, celebri gessi quali la Venere Italica e Ebe, o, ancora, la serie dei ritratti e delle "teste ideali".

 


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