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18 aprile 2024

Conegliano

Cani e gatti in strada: 70 investiti, 428 recuperati

Ospedale veterinario detta legge al Codice della Strada

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Cani e gatti in strada: 70 investiti, 428 recuperati

CONEGLIANO - Anche gli animali hanno bisogno di cure, e di primi soccorsi. Ad hoc. Sono stati settanta i cani e gatti vittime di incidenti stradali finiti, nel corso del 2012, al Pronto Soccorso veterinario. A fornire le cure urgenti agli animali investiti è stato l’ospedale veterinario “Città di Conegliano”, con cui l’Ulss 7 ha attivato lo scorso anno una convenzione, in risposta alle nuove disposizioni del Codice della Strada che obbligano tutti coloro che dovessero investire un animale con il proprio mezzo di trasporto a fermarsi e richiedere, tramite 118, l’intervento di personale specializzato.

 

“L’Ulss 7 è, ad oggi, una delle poche Aziende Sanitarie che, a livello regionale, ha attivato un servizio di Pronto Soccorso per gli animali vittime d’incidenti stradali - sottolinea Antonio Brino, Responsabile del Settore Veterinario di Sanità Animale -. L’ospedale veterinario, incaricato del servizio, dispone di un’ambulanza attrezzata secondo i requisiti di legge per soccorrere i cani e gatti vittime di incidenti stradali e interviene tempestivamente quando un’animale viene investito”.

 

Per quanto riguarda, invece, l’attività di recupero dei cani vaganti nel 2012 la ditta aggiudicataria del servizio ne ha recuperati 428: 295 erano di proprietà, e sono stati quindi subito restituiti ai loro proprietari, mentre gli altri 133, dopo il periodo di osservazione obbligatorio, sono stati affidati al canile consortile dell’Ulss 7 di Cison di Valmarino. Un’importante attività è stata fatta, lo scorso anno, anche sul fronte delle sterilizzazioni che sono state, complessivamente, quasi 250 (220 di gatti e 27 di cani). Per le sterilizzazioni l’Ulss 7, dopo aver censito i gatti randagi viventi in colonie, ha sottoscritto una convenzione con l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) per la cattura e la sterilizzazione dei gatti randagi presso le strutture veterinarie operanti all’interno del territorio dell’Ulss 7.

 

Con le due iniziative relative alla cattura dei cani vaganti e alla sterilizzazione dei gatti “randagi” l’Ulss 7 ha inteso dare una risposta decisa al fenomeno dell’abbandono e del randagismo: “Queste iniziative, apprezzate dalle associazioni animaliste, per avere successo hanno bisogno però della piena collaborazione di tutti i soggetti interessati, sia enti locali che cittadini - sottolinea Brino - e non possono essere considerate risolutive di un problema, l’abbandono degli animali, che andrebbe risolto a monte. Importante è, a questo proposito, la collaborazione dei Comuni, che dovrebbero adottare la “linea dura” nei confronti degli evasori dell’iscrizione all’anagrafe canina, ovvero di chi non “registra” il proprio cane. Se tutti i cani vaganti fossero microchippati - ricorda Brino - né l’Ulss né i Comuni spenderebbero soldi, in quanto gli animali, al momento della cattura, verrebbero restituiti ai legittimi proprietari, con spese a loro carico. L’obiettivo finale non può essere né di sterilizzare, né di catturare un numero sempre maggiore di animali ma al contrario, far sì che i cittadini si rendano responsabili delle loro azioni quando decidono di prendere un animale, per arrivare a una diminuzione delle catture e delle sterilizzazioni”.

 



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