VITTORIO VENETO – Prima alcuni residenti si erano rivolti al sindaco Mirella Balliana e alle forze dell’ordine preoccupati per le sorti di un cane anziano che rimaneva chiuso in una piccola rimessa a San Giacomo di Veglia e senza cibo per giorni chiedendo un loro intervento per verificare la situazione. Ora in difesa dell’animale si è mobilita anche la Lega nazionale per la difesa del cane (LNDC Animal Protection), sollecitata da alcuni cittadini.

«Secondo quanto riferito da una cittadina che ha contattato l’associazione, il cane si troverebbe da sabato 12 aprile in condizioni incompatibili con il suo benessere psicofisico – afferma la Lndc -. I suoi lamenti avrebbero richiamato l’attenzione dei vicini, che hanno documentato lo stato dell’animale con video e fotografie, allegati alla segnalazione, che mostrano quanto il cane sia deperito e sofferente. Il cane, chiuso in uno spazio angusto e inaccessibile anche al personale veterinario intervenuto su richiesta dei carabinieri forestali, non sarebbe stato sottoposto a controlli sanitari, nonostante le sue evidenti condizioni critiche segnalate ripetutamente dai vicini. Dalle ricostruzioni dei testimoni emerge un quadro di trascuratezza cronica, con visite saltuarie del proprietario, digiuni prolungati, assenza di socializzazione e detenzione in ambienti del tutto inadeguati».

LNDC Animal Protection ha chiesto un nuovo intervento dei carabinieri forestali e dei servizi veterinari dell’Usl 2. «Siamo di fronte a un caso gravissimo che non può essere ignorato o archiviato con superficialità e torniamo a chiedere alle istituzioni di attivarsi con urgenza – l’appello di Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection -. Questo cane merita rispetto, cure e dignità e per questo ci rivolgiamo anche alla Procura per accertare le responsabilità di tutte le figure coinvolte in questa vicenda, chiedendo che il cane venga sequestrato e affidato a noi».

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