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28 marzo 2024

Castelfranco

Il camper contro il cyberbullismo arriverà presto a Castelfranco

Castelfranco è una delle tappe del tour nazionale della campagna “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un Web Sicuro in giro per l’Italia”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Il camper contro il cyberbullismo arriverà presto a Castelfranco

CASTELFRANCO – L’iniziativa di sostegno e supporto delle vittime di cyberbullismo è promossa dal MOIGE - Movimento Italiano Genitori con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, la Polizia di Stato, e con il sostegno di Enel Italia, Trend Micro e Lenovo. Il progetto, giunto alla sua terza edizione, quest’anno punta a coinvolgere oltre 25.000 ragazzi, circa 80.000 tra genitori e docenti e a formare ulteriori 500 Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo in 100 scuole secondarie di secondo grado.

“La tutela dei minori on line e off line è un atto di responsabilità collettiva che, come testimoniato oggi, viene condivisa e supportata non solo dai genitori, ma anche dalle istituzioni nazionali e locali, dal mondo della scuola e delle forze dell’ordine, unitamente al mondo della tecnologia - dichiara Antonio Affinita, direttore generale del MOIGE -. Il progetto che sta attraversando l’Italia mira a rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglie e include tutti gli attori che desiderano essere in prima fila nella tutela dei nostri figli. Siamo certi che il nostro centro mobile contro il cyberbullismo, unito al protagonismo di migliaia di giovani ambasciatori, saranno strumenti efficaci per combattere il cyberbullismo”.

I dati sul fenomeno sono allarmanti. I ragazzi sono connessi su più social contemporaneamente, fino ad arrivare anche a 5, i più utilizzati sono: Instagram 77,4%, Youtube 62,3%, Snapchat 35,7% e in netto declino rispetto agli anni precedenti Facebook 33,9%. In merito all’utilizzo degli smartphone, circa il 21% del campione abitualmente gira video e li diffonde tramite i social. Il 31% del campione ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo”, facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e 1 su 2 condivide immagini personali. Un dato allarmante soprattutto se pensiamo al fenomeno del sexsting.

Preoccupanti i dati sulle fake news: ben 8 ragazzi su 10, cioè l’83% del campione, non verifica la veridicità dei contenuti che legge online e il 47% ritiene poco corrette e attendibili le informazione su Internet. 
Non si procede, dunque, ad un controllo più approfondito delle notizie nonostante ci sia il sospetto di trovarsi di fronte alla possibilità di essere mal informati. 8 ragazzi su 10 si fidano solo delle loro capacità personali e dell’istinto per distinguere le informazioni vere da quelle false, con un’alta esposizione al rischio di validare notizie false. Inoltre, più della metà del campione (circa il 55%) ha dichiarato di aver creduto ad una fake news. Emerge, infine, un basso controllo sulla vita online dei ragazzi: il 63% del campione esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc portatile.

 



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