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20 aprile 2024

Cronaca

Il CAI Veneto ha chiesto risposte chiare alla Regione sulle attività in montagna

Il presidente Renato Frigo si appella al “buonsenso” dei soci in attesa di indicazioni certe

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Ciaspole

VENETO - Nei scorsi giorni i Presidenti delle sezioni Club Alpino Italiano del Veneto si sono dati appuntamento via streaming per fare il punto della situazione dopo l’approvazione del nuovo Dpcm del 14/01/2021, che ha confermato il colore arancione per la nostra regione. L’incontro è stato voluto dal presidente Renato Frigo il quale ha ascoltato, con estrema attenzione, le varie posizioni emerse durante l’incontro. "La poca chiarezza sulla “stretta” alle attività in montagna – e relativi spostamenti – ha causato un generale malcontento tra soci e simpatizzanti; - spiega un comunciato dal CAI Veneto -, di conseguenza Renato Frigo ha chiesto con urgenza delle risposte esaustive agli organi competenti in sede regionale, così da eludere ogni interpretazione sia del decreto in atto sia dei testi delle FAQ pubblicate sul sito www.governo.it. Lo stesso CAI Nazionale si è immediatamente mosso inviando una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, chiedendo un chiarimento urgente sulle pratiche consentite in ambiente alpino e prealpino.

In attesa di risposte concrete, il Presidente del CAI Veneto si appella al “buonsenso” delle persone che amano la montagna e che in essa vedono qualcosa che va ben oltre all’attività fisica. “La cautela del singolo, però, non è la risposta alle varie interpretazioni soggettive della norma” afferma Renato Frigo, il quale prosegue: “È indubbio che il Dpcm del 14 gennaio ha creato una certa confusione in merito alle attività praticabili esclusivamente sui monti, per questo motivo chiediamo con fermezza che la regione Veneto fornisca delle linee guida ineluttabili. Dal canto nostro abbiamo deciso, all’unanimità, di sospendere tutte le uscite sociali in programmazione fino il 15 febbraio a favore di incontri a distanza, così da portare avanti un percorso formativo rivolto ai nostri soci.

Siamo consapevoli che l’Italia sta affrontando un’emergenza sanitaria senza eguali pertanto, mai come adesso, è saggio posticipare le attività di gruppo per evitare possibili contagi, ma come CAI riteniamo che la limitazione degli ambienti montani deve essere condivisa da tutti senza alcuna eccezione a favore di pochi. Confermiamo la nostra disponibilità ad intraprendere un dialogo con la Regione per il bene delle nostre montagne e delle tante persone che, sempre più spesso, si avvicinano alle terre alte grazie al Club Alpino Italiano.

Certi che a breve usciremo da questo stato di incertezza, precisiamo che i residenti o domiciliati in comuni in cui è possibile praticare attività motorie sulla neve non intercorrono in sanzioni. Fermo restando che non si può valicare il confine comunale e si deve mantenere la distanza di due metri se in più persone. Per gli altri amanti della montagna il nostro consiglio è di attendere il riscontro da parte degli organi competenti e, nel frattempo, cogliere l’occasione di prendere parte ai tanti appuntamenti online organizzati dalle sezioni del Veneto".

Le attività di segreteria sono sempre garantite negli orari prestabiliti dalle singole sedi CAI. I volontari sono a disposizione dei soci e dei simpatizzanti per fornire informazioni sulle attività dell’Associazione e per il tesseramento 2021. Eventuali aggiornamenti verranno pubblicati sui nostri canali social e sul sito www.caiveneto.it.

 


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