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25 aprile 2024

Italia

Cagliari, criticità sanitarie tra i 456 migranti sbarcati da nave norvegese

Molti i casi di disidratazione e infezioni

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Cagliari, criticità sanitarie tra i 456 migranti sbarcati da nave norvegese

Sono terminate a tarda notte le operazioni di identificazione e le visite sanitarie nel punto di prima accoglienza allestito al Molo Rinfuse del porto canale di Cagliari per i 456 migranti salvati a largo delle coste libiche e arrivati ieri pomeriggio con la nave norvegese Siem Pilot. Il quadro clinico complessivo presenta numerose criticità, maggiori e più rilevanti rispetto agli arrivi precedenti. La Siem Pilot ha raccolto i migranti di tre diverse imbarcazioni.

Gli uomini e le donne arrivati oggi provengono, per la maggior parte dei casi, dalla Nigeria e dal Senegal, alcuni dall’Eritrea. In tanti hanno dichiarato di essere stati in Libia per quasi un anno e, stando ai primi soccorsi, mostrerebbero segni evidenti di deprivazione. Oltre al ragazzo deceduto, per il quale si stanno attivando tutte le procedure del caso tramite la Procura, per comprendere la causa della morte e l’età (presunta tra i 17 e i 20 anni), a bordo si è riscontrato un quadro clinico generale compromesso.

Sono soprattutto le 62 donne, molte delle quali ricoverate negli ospedali cittadini, quelle che presentano i problemi sanitari di più grave portata, specie ustioni. Molti i casi di disidratazione e infezioni della pelle. Si contano 15 persone affette da scabbia, ora in isolamento, in attesa di essere visitate.

Altro caso è quello di un uomo con gravi problemi alla vista, per il quale si è intervenuti tempestivamente con un ricovero. Nel Cagliaritano saranno ospitate 214 persone, altre 136 andranno in provincia di Sassari, 54 nel Nuorese e 42 nell'Oristanese.

Il piano di assistenza è stato coordinato dalla direzione del Dipartimento di Prevenzione della Asl 8, insieme al 118, la Protezione Civile, ai volontari, la Croce Rossa, i mediatori culturali, gli uomini del Corpo forestale e i medici della sanità marittima insieme alle forze dell’ordine.

 



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