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28 marzo 2024

Treviso

CACCIA, ANIMALISTI CONTRO LA REGIONE

Denunceranno la Giunta Galan per aver aggirato il decreto del Tar che bloccava la caccia ad uccelli protetti

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

CACCIA, ANIMALISTI CONTRO LA REGIONE

Venezia - Sono indignate le associazioni contro la caccia per la contromossa della Giunta regionale che in seduta straordinaria ha emesso una delibera straordinaria per raggirare il decreto del Tar Veneto che bloccava la caccia agli uccelli insettivori protetti.

Gli animalisti, però, non demordono e hanno pronta una denuncia alla Procura della Repubblica. “E’ stata calpestata la legalità per fare l’ennesimo regalo ai cacciatori dei piccoli uccelli migratori” ha detto Andrea Zanoni, presidente della Lac del Veneto.

In pratica – denunciano Lac, Legambiente, Lav ed Enpa - Giunta Galan ha approvato una delibera fotocopia della precedente sulla caccia ai piccoli uccelli migratori, Pispole, Fringuelli, Peppole e Storni, protetti dalla legge statale e dalla Direttiva comunitaria 409/79/Cee, quali Il Tar del Veneto il giorno prima, lo scorso 29 ottobre, aveva stabilito che “sussiste il requisito dell’immediata gravità e irreparabilità del danno” bloccando la precedente delibera del 6 ottobre 2009 sulla “caccia in deroga”.

Le modifiche apportate dalla Regione con la nuova delibera, approvata convocando una seduta straordinaria e di notte della Giunta – sostengono le associazioni - sono praticamente inesistenti visto che è stato modificato il carniere totale regionale ma non il carniere giornaliero di ogni singolo cacciatore che potrà continuare a cacciare come il giorno prima.

“Viene così approvato il “Lodo Galan - bis” che conferisce ai cacciatori dei piccoli uccelli migratori protetti l’immunità dal reato di bracconaggio previsto dalla legge sulla caccia, la 157/92, per chi abbatte specie protette” sostengono gli attivisti che attaccano Galan di preoccuparsi più delle necessità dei cacciatori che dei problemi dei cittadini.

Di persone cioè che hanno perso il posto di lavoro, di chi lo perderà a breve, degli imprenditori che pur di non chiudere la propria azienda stanno vendendo l’automobile e prosciugando i risparmi in banca per pagare i propri operai, e della gente che è costretta a rivolgersi alla Caritas per poter mangiare, e ancora dell’aria inquinata che ci avvelena tutti, dei piani cave e di risanamento delle acque che nessuno da anni approva a vantaggio di cavatori e inquinatori, del il piano regionale sui rifiuti.

Andrea Zanoni presidente della Lac del Veneto ha dichiarato: “Quello utilizzato dalla Giunta Galan è un espediente di bassissimo profilo, sono ricorsi a mezzucci molto scorretti solo per conquistare qualche giorno in più di caccia agli uccelli protetti. Questo è un modo poco onorevole utilizzato per scavalcare le leggi, stupisce che un comportamento del genere venga attuato da una pubblica amministrazione che dovrebbe invece dare l’esempio nel rispetto rigoroso delle leggi.

Speriamo che i cittadini veneti che dovranno pagare pesantissime sanzioni dell’Unione Europea per la violazione delle Direttive Comunitarie che tutelano la fauna selvatica, alle prossime elezioni regionali diano il loro contributo per mandare a casa il “soldato” Galan e tutti i suoi compari. Ora con i nostri legali stiamo valutando la possibilità di un esposto alla Procura della Repubblica per eventuali reati a carico della Giunta regionale per mancata ottemperanza alle decisioni del Tar.”

Michele Bertucco presidente di Legambiente Veneto aggiunge: “La nuova delibera della Giunta regionale sulla caccia in deroga è una decisione scandalosa che si fa beffa del Tar e dell’Unione Europea e soprattutto per le dichiarazioni fatte in precedenza dall’europarlamentare Berlato sembra una decisione presa sotto dettatura della lobby dei cacciatori.”

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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