TREVISO - Dopo uno stop di sei mesi il campus universitario di Treviso ha riaperto le porte agli studenti che da lunedì scorso sono tornati a frequentare la sede di San Paolo con i corsi dell’area linguistica. Le aule sono state tecnologicamente attrezzate per ospitare sia lezioni in presenza, con l’occupazione dei posti al 50%, sia in streaming. Lunedì prossimo riprenderanno anche i corsi dell’area economico-manageriale.

Cà Foscari, con una offerta formativa sempre più amplia, da ultimo il nuovo corso in Biotecnologie, porta sempre più studenti a Treviso. E il tema su una possibile riorganizzazione degli spazi destinati all’università, all’ex distretto militare e nel palazzo dell’ex Dogana per ospitare tutti i corsi trevigiani, si fa sempre più urgente. Sul futuro dell'università Cà Foscari a Treviso si parla proprio in questi giorni per un possibile interesse di acquisto per l’ex distretto militare, messo in vendita circa due anni fa da Fondazione Cassamarca, con un importante progetto per mantenerlo polo universitario.

“Non sappiamo niente al momento - afferma il rettore di Cà Foscari Michele Bugliesi - Ho sentito di un possibile investimento su quest’area. Per noi sarebbe un’ottima notizia ma anche per la città. Mi auguro che il progetto trovi realizzazione quanto prima - continua Bugliesi - Noi siamo qui da vent’anni e vorremmo rimanerci in accordo con Fondazione Cassamarca o con chi seguirà. Mantenere l’università in centro città penso sia un bene per la città e per l’univesità”.