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25 aprile 2024

Treviso

BUONA DOMENICA Quando chi è al Governo gli esami non li passa mai.

Il nuovo sottosegretario all'istruzione confonde Topolino con Dante. Ma è solo l'ultimo della serie. I maturandi 2021 hanno già richiesto i "saldi" sugli immancabili strafalcioni all'esame.

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

BUONA DOMENICA Quando chi è al Governo gli esami non li passa mai.

TREVISO - Come inizio non c’è male: il nuovo sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Rossano Sasso - che i libri pare anche li legga - prendendo possesso del suo ufficio in viale Trastevere, ha pensato di esordire con una dotta citazione, dantesca (a suo parere): “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”. L’intenzione era buona, nulla da eccepire. Se poi avesse anche azzeccato l’autore giusto sarebbe sicuramente scattato il plauso, forse anche l’applauso. Peccato che il verso lo si cerchi invano nelle terzine della “Divina Commedia" quando invece ad averlo pronunciato è stato un Topolino, seppur d’annata (1949/1950) in una parodia della prima cantica intitolata “L’inferno di Topolino”. Come direbbe la sora Lella: “Annamo bene... proprio bbene”. Si vocifera che i maturandi 2021 stiano per chiedere un “condono preventivo” sul florilegio di strafalcioni che ogni anno puntualmente si materializza all’esame di Stato.

Che poi la sortita che ha lasciato tutti di ... Sasso, non è altro che l’ultima, in ordine di tempo, del campionario, purtroppo nemmeno di fine stagione. Non ancora pervenuta, allo stato dei fatti, la di-nuovo-ministra Mariastella Gelmini. È sicuro però che non lesinerà le abituali grandi soddisfazioni che ci ha sempre dato. Guidava la pubblica istruzione nell’anno domini 2011 quando il Cern di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso scoprirono i neutrini viaggianti alla velocità della luce. Entusiasta e armata delle migliori intenzioni, la Gelmini evocò per l’occasione un fantomatico tunnel tra la Svizzera e l’Abruzzo, lungo il quale far fluire (ma soltanto nel suo immaginario) i neutrini ancor più speditamente. Peccato che per coprire la distanza da un punto A (Svizzera) a un punto B (Italia) non abbiano bisogno di imboccare trafori di sorta, riuscendo persino agevolmente ad attraversare la barriera della materia. Per un momento - uno soltanto - la Gelmini fu sul punto di fare scuola: fu editato un libro di testo per la classe quinta delle elementari che nelle pagine di geografia riportava testualmente: “Oggi il Gran Sasso ospita un Parco Nazionale e dei laboratori sotterranei per la ricerca scientifica, per lo studio della fisica e dell’astrofisica. Un lungo tunnel collega questi Laboratori al Cern, il più grande laboratorio di fisica, che si trova al confine tra la Svizzera e la Francia, vicino alla città di Ginevra”.

Se tanto, a suo tempo, ha dato tanto, dopo il Gran Sasso c’è speranza anche per l'altro Sasso, il sottosegretario. Una sua omologa, non all’istruzione ma addirittura alla cultura, Lucia Borgonzoni, ha subito messo in chiaro le cose come stanno: “Leggo poco, studio sempre cose per lavoro. L’ultima cosa che ho riletto per svago è "Il Castello" di Kafka, tre anni fa. Ora che mi dedicherò alla cultura, magari andrò di più al cinema e a teatro”. Sì, sottosegretaria, ma con calma, non si affanni, che a ogni giorno basta la sua pena. Ha visto forse il ministro degli Esteri Di Maio preoccupato dopo aver un tantino forzatamente strapiantato dal Cile al Venezuela il generale Pinochet? Per carità di Patria nessuno ha mai osato chiedere se dopo aver appreso la realtà dei fatti, il nostro ministro abbia cercato, magari al telefono, il generale per porgergli le scuse. Una mossa che sarebbe stata sicuramente apprezzata da Pinochet. Se solo fosse stato vivo. Non tanto più ferrata in geografia Giorgia Meloni. Le chiesero un giorno se si fosse mai recata in Inghilterra, in una città diversa da Londra. Disarmante la risposta : “Ultimamente sono stata a Dublino, sono stata in Scozia, insomma sono stata in giro”.

Meglio a questo punto andare in giro... il meno possibile. Del resto con l’idioma italiano male in arnese, molto meglio evitare scivoloni imbarazzanti. Come quello occorso all’on. Tripiedi che prendendo la parola in aula alla Camera, tranquillizzò tutti: “Grazie presidente, sarò breve e circonciso”. Al che il vice presidente del Parlamento provò a metterci la toppa: “Coinciso, quello (circonciso, n.d.r.) è un'altra cosa”. Insomma tutto eccettuato il vocabolo esatto: “conciso”. E se agli aspiranti parlamentari sottosegretari e ministri somministrassero, come a scuola, i test Invalsi?

BUONA DOMENICA

 


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Roberto Grigoletto

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