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29 marzo 2024

Treviso

BUONA DOMENICA La preghiera dei no vax

Al rientro da un pellegrinaggio a Medjugorije, il fondatore di "Norimberga 2" è finito in terapia intensiva. Per il vescovo di Treviso bisogna smetterla di strumentalizzare la religione

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Manifestazione no vax fondamentalisti religiosi

TREVISO - Magari - chi lo sa - è stato un segno del Cielo quello ricevuto dal coneglianese Lorenzo Damiano, anima del movimento “Norimberga 2” e adepto dell’associazione “Pescatori di pace”: concluso un pellegrinaggio no vax a Medjugorije, invece di rincasare è finito dirittamente in terapia intensiva, contagiato dal Covid.

Prima c’erano state, nella Marca, “processioni” e “rosarioni giganti” (di fantozziana memoria), dietro a immagini sacre portate a spasso per le vie del centro, con preghiera corale conclusiva sui bastioni delle mura. Oranti assembrati, soprattutto, e sguarniti di qualsivoglia dispositivo di sicurezza. Invocazioni miste a slogan su dittatura sanitaria, cure domiciliari, complottismo.

Che poi come un boomerang sono tornate ad abbattersi tra il capo e il collo del Damiano. Al quale naturalmente formuliamo i migliori auguri di pronta guarigione, insieme al biasimo per forme di sarcasmo ingiustificabili di fronte a chi sta male. Dalle parti dei “Pescatori” hanno subito replicato: “Chiediamo di evitare ogni genere di strumentalizzazione, invitando al rispetto della persona e della sofferenza delle persone a lui care. Il nostro movimento non si ferma e andrà avanti nell’evangelizzazione della politica, nella costruzione di progetti concreti e nella ricerca della verità su un virus la cui origine resta misteriosa e la cui gestione sta mettendo in pericolo i diritti e le libertà di tutti. Andiamo avanti nel nome di Cristo e chiediamo preghiere. Cristo è risorto”.

La speranza che è sempre l’ultima a morire è che i guasti prodotto dagli assembramenti non protetti dei no vax sia motivo di persuasione e convincimento per molti: determinati comportamenti sociali non vanno proprio bene, se non al virus che non gli pare vero di continuare a correre. Manco invocando la Madonna ci si rende invulnerabili. Forse perché, da una parte, ha a cuore la salute della sua prole terrena. Dall’altro perché magari si sarà stufata di essere tirata in ballo per tutto e di più.

E sarà proprio così dato che anche il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha raccomandato di smetterla con le strumentalizzazioni della fede e dei simboli della religione: “Non va bene servirsi della religione per giustificare le vostre teorie”. Ed è andato anche oltre, lanciando un appello, senza ombra di dubbio, alla vaccinazione responsabile: “Cito don Bosco: bisogna essere buoni cristiani e buoni cittadini. Ci sono delle norme e dei provvedimenti presi a tutela della salute pubblica. Quello va fatto. E qui parlo da Vescovo e da cittadino. Dobbiamo stare a quanto ci viene detto e possiamo stare a quanto ci viene chiesto. Ci viene un atteggiamento di affidamento nei confronti di misure pubbliche”.

Ma ai Pescatori no vax qualcuno dovrebbe andare a spiegare che c’è ben poco di cristiano e meno ancora di evangelico permettere -  per colpa di qualche refrattario - che gli altri si ammalino e poi non possano manco ristabilirsi in salute. A dispetto di colui che nel Nuovo Testamento risulta il guaritore per antonomasia.

Buona domenica

 


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Roberto Grigoletto

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