BUONA DOMENICA. “La terra dei cachi” cantava Elio ma forse sarebbe più appropriato dire “La terra delle iniquità”
Un racconto nell’Italia delle grandi contraddizioni che lascia l’amaro in bocca
ITALIA - Domenica mattina, nel centro di Treviso, con la compagnia degli amici e dei compagni di scuola. Tra la seconda e la terza settimana del primo mese dell’anno uno dell’era Covid. “Raga, ancora nove mesi e siamo all’università” – se ne esce uno. Per darsi coraggio si guarda avanti. “E che vai a fare?” – di rimando, un altro. “Io? Da anni che ci penso: medicina. Ma ho appena cambiato idea”. Un altro folgorato sulla via di Damasco, vien da pensare. Molto più concreta la spiegazione: “Leggi qua” – mostrando la homepage di un giornale in digitale: “Tridico raddoppia lo stipendio”.
Nasce una vocazione: “Da grande voglio fare il presidente dell’Inps”. Altro che medico! Per finire magari come quella dottoressa di Ancona che non ha i soldi per pagarsi l’ambulatorio e deve visitare i suoi pochi ma fedeli pazienti su una panchina dei giardini pubblici. Notizia, anche questa, fresca di giornata.
Antitesi dell’altra: l’ente che si occupa della previdenza e delle pensioni (in alcuni casi pure da fame), ha un presidente che dalla sera alla mattina si vede magicamente (ma per decreto) lievitare il suo stipendio da 62 mila a 150 mila euro lordi l’anno e che spera pure negli arretrati, se si considera l’aumento a partire dal giorno della nomina, non dalla data dell’insediamento.
Sempre in Italia, stavolta in un paesetto chiamato Montesicuro, nelle Marche, dove come detto una dottoressa, a pochi passi (anni) da quella pensione che l’istituto del Trittico dovrebbe riconoscerle - dopo anni e anni di studi lunghi e impegnativi e poi di servizio senza mai risparmiarsi e non privo di rischi come di questi tempi - deve visitare all’aria aperta perché lo stipendio percepito per assistere e curare i suoi 180 mutuati le servirebbe tutto per pagare l’affitto di un ambulatorio.
Con quali pensieri in questo momento se se staranno tornando a casa, al desco, domenicale i nostri ragazzi? Domanda retorica. Come l’altra: c’è ancora speranza per questo Paese?
Buona domenica.