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29 marzo 2024

Castelfranco

Bufera e polemiche sulla messa di “ringraziamento per il blocco del Ddl Zan”

La Diocesi di Treviso prende le distanze da “un utilizzo strumentale della celebrazione eucaristica”. Solidarietà al sindaco Marin da Pd e Lgbte

| Isabella Loschi |

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Monsignor Giuliano Brugnotto

Monsignor Giuliano Brugnotto vicario generale della diocesi di Treviso

SAN ZENONE - La Diocesi di Treviso prende le distanze da “un utilizzo strumentale della celebrazione eucaristica”. L’idea del parroco di San Zenone degli Ezzelini di celebrare una messa di “ringraziamento per il blocco del Ddl Zan”, così si legge nel foglietto settimanale degli avvisi della parrocchia, fortunatamente sospesa nel corso della giornata odierna, ha alzato un polverone di polemiche.

“Dobbiamo mantenere la preghiera perché i governanti giungano a leggi giuste, ed è la preghiera affinché le posizioni seriamente argomentate possano venire riconosciute, in un contesto di discussione democratica franco e anche serrato, senza pregiudiziali ideologiche e chiusure preconcette”, è la riflessione del vicario generale della diocesi di Treviso, monsignor Giuliano Brugnotto che aggiunge: “Certamente non sembra opportuno un utilizzo strumentale della celebrazione eucaristica relativamente a una questione politica. Più che un ringraziamento, dispiace che in questo periodo non si sia attivato sul tema un dialogo aperto in Parlamento, così da produrre una legge capace di rispettare e tutelare tutte le persone. I diritti delle persone, infatti, debbono essere riconosciuti - ribadisce mons. Brugnotto -: da un lato c’è sicuramente quello di vivere senza subire violenza e discriminazione, ma dall'altro anche quello della libertà di espressione”.

Sulla bufera scaturita dall’iniziativa del parroco è intervenuta anche la politica trevigiana. Il Pd provinciale l’ha definito un “gesto è provocatorio e divisivo”. “Esprimo la mia solidarietà al sindaco Fabio Marin e a tutte quelle persone che hanno dovuto subire nella loro vita discriminazione, odio e addirittura violenza per il solo fatto di essere sé stessi”, il commento di Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd di Treviso.

Dura anche la reazione del Coordinamento Lgbte di Treviso, che dieci giorni fa era sceso in piazza con decine di cittadini e altre associazioni per manifestare contro lo stop del Ddl Zan in Senato.
“Il solo pensiero che si preghi perché le persone continuino a essere discriminate, costrette alla paura e a volte all’infelicità di vivere nell’ombra lo troviamo sconcertante quanto aberrante”, dichiara Valentina Pizzol del Coordinamento Lgbte di Treviso. “A pensar male, una messa di ringraziamento per il blocco del disegno di legge contro le discriminazioni ci sembra, più che altro, una mossa politica del parroco di San Zenone contro il sindaco Fabio Marin, che ha deciso di esprimere apertamente e liberamente la propria vita agli occhi dei suoi concittadini. Ci uniamo allora al sindaco Marin nell’esprimere amarezza e contrarietà per un gesto così infelice nei riguardi di chi cerca di raggiungere la parità dei diritti in un contesto laico, parità che ancora viene negata”.

 

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