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28 marzo 2024

Nord-Est

Bruxelles, 23enne veneziano presta soccorsi a feriti in metrò

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Bruxelles, 23enne veneziano presta soccorsi a feriti in metrò

VENEZIA - "C'era una ragazza a fianco a me. Era disperata. Aveva ustioni e sul viso la mascherina dell'ossigeno. Stava cercando il telefonino. Io ero lì per accompagnare un ragazzo inglese ferito e l'ho aiutata. Quando ho visto il display del cellulare c'era una scritta in arabo e ho capito che il terrore non fa differenza. Il terrorismo non guarda in faccia nessuno".

 

Gianpaolo Bondi, 23 anni, laureando in giurisprudenza, sta compiendo uno stage all'Ufficio Europeo Antifrode (Olaf) e stamani a Bruxelles ha prestato i primi soccorsi ad alcune persone subito dopo l'attentato alla stazione del metrò. "Ero uscito per andare al lavoro quando sono arrivato davanti alla stazione della metro - racconta al telefono da Bruxelles - ho visto una ventina, forse una trentina di persone uscire di corsa. Sembrava una scena da film horror. Ho pensato per un attimo, e come me altri, a uno scherzo di cattivo gusto poi ho capito. Erano persone imbrattate di sangue, con gli abiti e il corpo carichi di detriti. Ho aiutato una ragazza spagnola che voleva chiamare casa. Poi c'era un ragazzo inglese. Era disteso a terra, ferito. Ho cercato di aiutarlo, di pulire la ferita. Sono arrivare le prime ambulanze ma tutti i primi soccorsi sono stati per le persone che erano all'interno. A un certo punto, c'è stato un momento terribile perché la polizia è uscita dalla stazione gridando a tutti di allontanarci, di scappare. Il giovane ha trovato la forza di alzarsi e siamo andati fino al mio ufficio. I miei colleghi mi hanno aiutato".

 

Bondi ha quindi accompagnato il ferito fino alla hall del 'Thone', dove era stato istituito un punto di raccolta. "E' lì - ricorda - che ho vissuto un momento molto particolare come quello del telefonino della ragazza". Il tutto è durato qualche ora. E dopo? "Sono andato al lavoro. Bisogna tornare a vivere, non bisogna dargliela vinta. Adesso serve più collaborazione tra persone e istituzioni. Ci vuole più integrazione europea".

 


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