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16 aprile 2024

Oderzo Motta

A BREVE MONITORAGGIO DELL'ARIA

La presa di posizione del comitato dei "Genitori per la salute"

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A BREVE MONITORAGGIO DELL'ARIA

CESSALTO – Il comitato dei Genitori per la Salute che si è schierato contro il progetto di una nuova centrale turbogas a Cessalto, esprime soddisfazione per la nuova campagna di monitoraggio dell’aria che partirà a breve.

«A seguito delle tante richieste dei cittadini e del sindaco di Cessalto, l’ARPAV ha programmato due campagne di monitoraggio per la qualità dell’aria e che saranno tutti disponibili giornalmente on-line» ha detto il portavoce Fabio Gabbana. Il quale spiega: «Sappiamo che la prima partirà a giorni, nel periodo fra giugno e luglio, mentre l’altra verrà effettuata a cavallo fra novembre e dicembre, comunque sia, prima dell’inizio dei lavori».

Da qui la stilettata: «Ci chiediamo: per capire che aria tira, non era il caso di farlo prima di autorizzare i lavori, come principio di precauzione richiedeva? Anche se gira voce che la centralina sarà a nord dell’A4 e quindi sopravento. Noi siamo disponibili a partecipare, con Arpav e Amministrazione, al sopralluogo per la scelta del sito ove verrà posizionata la centralina mobile.

Ma non solo, offriamo un punto di campionamento sottovento rispetto all’A4, la casa del sig. Ivano Menegaldo, che vive ridosso dell’A4 e che si è subito reso disponibile, con richiesta formale. Questo per dimostrare con i fatti, che a noi interessa prima di tutto la salute pubblica, di tutti i recettori».

Gabbana conclude: «Intanto, quel che è certo, è che i vertici di Coldiretti incontreranno il Sindaco giovedì 27 alle 18, e che c’è uno studio commissionato da cinque proprietari locali, tre enologi e un dottore in agraria, il quale evidenzia come per contrastare gli effetti del cambiamento del microclima e dei biossidi, sui vitigni, servirà almeno un trattamento supplementare del costo variabile fra i 150 e 250 € ad ettaro.

Quindi, grazie alla centrale turbogas, un'azienda con quattro ettari di vitigno potrebbe spendere fino a 1000 euro in più. Le ricadute negative su noceti, frutteti, orti, foraggi (e di conseguenza latte) sono ancora allo studio, da parte di altri operatori del settore» conclude Gabbana.

 


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