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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Bretella: "Abbiamo chiesto barriera acustica, ci hanno dato amplificatore"

Residenti via Pinto lamentano notti insonni

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Bretella:

VITTORIO VENETO - Non sono certamente contenti i residenti lungo la bretella Pinto di vivere vicino alla nuova arteria, dove le auto in transito provocano fastidiosi rumori tanto da togliere il sonno a qualcuno di essi. Un gruppetto di residenti è anche andato in Provincia a chiedere che vengano messe ulteriori barriere fonoassorbenti, dove servono e non per coprire case diroccate come è stato fatto. Ma i soldi non ci sarebbero.

 

“Non si capisce perché nel posizionamento delle barriere si siano usati due pesi e due misure -afferma un gruppo di residenti- mentre in via Da Mosto una famiglia ha ottenuto un efficace anche se obbrobrioso barrierone, dalla parte opposta, all’innesto di via del Bersagliere c’è una casa (il cui valore immobiliare è precipitato) che si è vista la rotonda mangiarsi tutto il giardino ed arrivare ad 8 metri dalle finestre. Eppure lì non è stata concessa alcuna protezione acustica. Forse per punire il proprietario che fu un attivista del fronte del “No” alla bretella? Stessa sorte punitiva, assenza di qualsiasi protezione, è toccata alle case di via Mascagni già penalizzate dalla presenza della Plastomeccanica. Alcuna protezione nemmeno per l’ex asilo Pazienza, che secondo la giunta comunale si doveva abbattere per fatiscenza e che invece ospita la Lilt, a dimostrazione della perfetta agibilità dell’immobile anche come asilo. Nessuna protezione neanche per gli abitanti del Vendràn”.

Alcuni residenti anche attraverso il Consiglio di Quartiere avevano chiesto, come fonoassorbente, una collinetta come quella realizzata per la nuova scuola Pazienza. Si è invece costruito un bel barrierone con tanto di cellule fotovoltaiche per riparare un nucleo di case coloniche semidiroccate, sede di un cantiere edile abbandonato da anni e sempre più pericoloso, case che non verranno mai ristrutturate in quanto diventate prive di valore immobiliare con l’avvento della bretella.

 

“Tra due spezzoni di barriere- proseguono i residenti- hanno lasciato un buco di circa 80 metri che fa da incanalatore ed amplificatore acustico. Le onde sonore prodotte dai veicoli sulla bretella vengono compresse nei due spezzoni di barriere che affiancano questa breccia e da lì se ne escono in modo ancor più violento e disturbante per le case a nord. Visti i moltissimi soldi spesi per questa strada, lascia interdetti che non si riesca a trovare 20 mila euro per evitare i rumori ai residenti”.

 


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