Bovine di razza Piemontese a San Polo di Piave

Prizzon: carne fresca di qualità e verdure dell’orto

| Sara Armellin |

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SAN POLO DI PIAVE - La piccola stradina di ghiaia che conduce alla fattoria Prizzon è una delle molte laterali che si perde tra vigneti e bellussere, staccandosi dalla provinciale che da Roncadelle porta a San Polo di Piave: in questo lembo di Veneto la terra ha una fortissima vocazione agricola, incanalata per la maggior parte nella produzione di asparagi e di vino.

Ma ci sono delle eccezioni e l’azienda agricola Prizzon è una di queste.

I motivi che hanno portato Paolo Prizzon a scegliere di allevare bovine di razza Piemontese in mezzo ai vigneti sono frutto di una concatenazione di coincidenze e decisioni strategiche: tutte condotte con passione, energia e cura certosina per i particolari. Perché entrare nella fattoria dei Prizzon è come immergersi in un quadro bucolico: sull’aia si affaccia la vecchia casa colonica dei genitori, amorevolmente ristrutturata, dove vive Paolo con la compagna Paola. Accanto la vecchia stalla, dove riposano placide le manze più anziane.

Nel bel mezzo, una fontana a getto continuo, immancabile nelle corti di questa zona del Piave. Accanto, un idilliaco orto da cui Paola raccoglie ora per ora le verdure di stagione che vende sotto la pergola. Infine il delizioso punto vendita, dove fanno bella mostra i diversi tagli di carne macellati una volta alla settimana e perfettamente confezionati sottovuoto, all’insegna della massima pulizia e dell’igiene.

Perché tutta l’azienda agricola Prizzon è così: regnano ordine e armonia, interrotti solo dai muggiti allegri dei vitellini che ciucciano il latte dalle loro madri. Pulizia e benessere animale: queste le parole d’ordine di Paolo, che ha riscattato la storia di mezzadria di famiglia comprando un po’ per volta la casa e i relativi campi. Qui, un po’ in affitto e un po’ in proprietà, coltiva mais, erba media, ieto e orzo per i suoi bovini, che vengono alimentati al 90% con i foraggi aziendali.

La stalla è ampia, ben suddivisa tra tettoia e recinto all’aperto per dare ai bovini la possibilità di muoversi e sgranchirsi le gambe. Dopo il parto, i vitelli vengono lasciati con le madri per 6 mesi: successivamente vengono destinati alla giusta crescita e mai macellati prima dei 24 mesi. L’alimentazione è seguita giorno per giorno da Paolo, che alterna fieno e granaglie, con l’aiuto di Daniele, un giovane diplomato al Cerletti di Conegliano, che guida il trattore con abilità e con il sorriso dei vent’anni.

Le grandi attenzioni nei campi e nella stalla premiano con una carne di estrema qualità: i bovini vengono macellati 1 volta alla settimana ed è Paolo stesso ad accompagnarli con il suo rimorchio. Dal macello escono le confezioni sottovuoto che la compagna Paola e la sorella Morena vendono ai molti clienti che arrivano da tutta la provincia per comprare la carne freschissima: un fitto passa parola, ingentilito dai sorrisi, dalle ombre e dai caffè che le signore amano offrire ai clienti.

Perché nel Veneto agricolo dove lavoro e vita spesso coincidono, specialmente se si parla di agricoltura, è veramente possibile vivere bene, se si ha la fortuna di fare il lavoro che piace e di sapersi regalare bellezza e qualità. Oltre alla carne, il punto vendita offre una piccola selezione di formaggi, conserve di frutta e verdura e vino, di altre aziende agricole. Sotto la pergola esterna, ci sono poi tutte le orticole di stagione del vicino orto, che può godere del concime di prima scelta prodotto dai bovini.

Un ciclo chiuso e completo, come è sempre accaduto nelle case contadine di un tempo, ma che i Prizzon hanno saputo valorizzare con scelte imprenditoriali volte alla qualità e al benessere non solo animale, ma anche relazionale.

 



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Sara Armellin

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