TREVISO - L'acquazzone caduto ieri pomeriggio in meno di un’ora su Treviso ha paralizzato la città. Interi quartieri, strade, giardini, sottopassi e zone del centro allagate.

Situazioni di emergenza si sono registrate a Fiera (scalo Motta), nel sottopasso di Sant'Antonino, Santa Bona, Canizzano e via Ghirada. Diverse le squadre dei vigili del fuoco intervenute per liberare sottovasi e strade dall’acqua e anche alcuen auto rimaste bloccate. Anche i passeggeri dei treni hanno dovuto fare i conti con l’acqua che ha invaso il sottopasso pedonale della stazione ferroviaria. Una bomba d’acqua che ha portato con sé tanti danni e polemiche.

“Inutile vantarsi in campagna elettorale dei lavori completati nel sottopasso di via Paolo Sarpi se dopo l'acquazzone di oggi questo è il risultato”, ha detto Davide Acampora candidato di Forza Italia. “Ma chi vogliono prendere in giro? Prima o poi le bugie vengono a galla, è evidente che gli interventi fatti in via Sarpi e in via Ghirada non hanno risolto il problema allagamenti. Ma oltretutto sono costati, soltanto di consulenza, decine di migliaia di euro”. “Milioni di euro buttati al vento, tante parole e nessun fatto”, attacca il consigliere leghista Giancarlo Da Tos.

In serata il sindaco Giovanni Manildo, in sopralluogo con la protezione civile nei punti più colpite della città ha replicato: "Abbiamo lavorato molto sul dissesto idrogeologico. Fenomeni come questi sono difficilmente gestibili, sono eventi imprevedibili che si possono limitare solo con la prevenzione. Comprendiamo il disagio dei cittadini, ma sarebbe da irresponsabili speculare su eventi così”.