28/03/2024pioggia

29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioviggine

28 marzo 2024

Treviso

Blitz degli ambientalisti di Fridays for future a Treviso: protesta da H&M e Benetton

"Stop fast fashion, la moda low cost distrugge l'ambiente"

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

Blitz degli ambientalisti di Fridays for future a Treviso: protesta da H&M e Benetton

TREVISO - Blitz dei ragazzi di Fridays for future Treviso nei negozi di moda del centro di Treviso. Ieri pomeriggio i giovani del movimento hanno mezzo in atto un sit-in con cartelli davanti ai negozi Benetton e H&M. I giovani sono entrati poi nello store di e si sono sdraiati a terra.

“Portiamo alla luce l’enorme problema del fast fashion, moda pensata per un consumo rapido e a basso costo, una pratica sostenuta soprattutto da aziende come H&M, Zara, Pull&Bear e Benetton La logica low cost non produce affinché il valore e la funzionalità dei capi durino nel tempo, ma affinché essi siano, fin dalla loro origine e per loro stessa definizione, rifiuti da accantonare per fare spazio ad un “nuovo” che avanza in maniera ossessiva e frenetica.
Tutte queste aziende producono quantità enormi di vestiario ogni anno e lo vendono a prezzi bassissimi, ma il vero prezzo lo pagheremo in futuro a causa all’enorme impatto ambientale che hanno queste produzioni”.


“Per produrre un paio di jeans ad esempio sono necessari in media 3800 litri d’acqua, più o meno quella che ognuno di noi beve in 5 anni (sole24ore giugno 2019), ogni anno la produzione di poliestere rilascia nell’atmosfera una quantità di gas serra pari a 185 centrali elettriche a carbone”, ribadisce Fridays for Future in attesa di scendere nuovamente in piazza il prossimo 29 novembre.


“Questo business non distrugge solo l’ambiente, ma anche la vita di migliaia di donne, uomini e spesso bambini.
In aree geografiche come il Bangladesh, la Cambogia, l’India, l’Indonesia, lo Sri Lanka o l’Etiopia milioni di operai, perlopiù donne con bambini, vengono costretti a lavorare per 2 o 3 euro al giorno, privi di qualsiasi tutela, in pessime condizioni di igiene e sicurezza. Vorremmo inoltre ricordare uno dei fatti più eclatanti: il crollo della fabbrica tessile del Rana Plaza in Bangladesh che ha causato la morte di oltre 1100 persone, evento verificatosi a causa della totale inosservanza delle norme di sicurezza.
Per questo e molto altro ci vediamo il 29 novembre alle 8.00 per il quarto sciopero globale per il clima”.

 


| modificato il:

foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×