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14 giugno 2025

Conegliano

Blackout sempre più frequenti nelle città: cosa sta succedendo alle nostre reti elettriche?

Dall’emergenza di Conegliano ai recenti blackout in Spagna: sovraccarichi, infrastrutture fragili e transizione energetica mettono a rischio la continuità elettrica nelle aree urbane

| Carlo De Bastiani |

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Blackout sempre più frequenti nelle città: cosa sta succedendo alle nostre reti elettriche?

CONEGLIANO - L’ultimo episodio ieri a Conegliano, raccontato da OggiTreviso, ha paralizzato la città per ore: semafori spenti, supermercati chiusi, traffico in tilt e servizi essenziali bloccati. Ma Conegliano non è un caso isolato: solo poche settimane fa, la Spagna è stata teatro di uno dei blackout più estesi degli ultimi anni, coinvolgendo anche Portogallo e parte della Francia, e mettendo in luce le fragilità di sistemi elettrici sempre più complessi e interconnessi.

Conegliano: la cronaca di una giornata al buio
Il blackout che ha colpito Conegliano ieri mattina ha lasciato interi quartieri senza corrente per quasi tutta la giornata. Secondo i tecnici, la causa principale è stata il sovraccarico della rete dovuto all’uso massiccio dei condizionatori, acceso contemporaneamente in risposta alle prime ondate di caldo. Le cabine di distribuzione non hanno retto e tre guasti in meno di dieci ore hanno mandato in tilt  buona parte della città, bloccando attività commerciali, scuole e uffici pubblici. Anche i servizi di sicurezza e la circolazione stradale sono stati gravemente compromessi, con i semafori fuori uso e la polizia locale costretta a gestire l’emergenza senza strumenti digitali funzionanti.

Spagna: blackout su scala nazionale, cause strutturali e transizione energetica
Il caso spagnolo, che ha fatto notizia in tutta Europa, mostra come i blackout non siano solo il risultato di eventi eccezionali, ma anche di debolezze strutturali. Il 28 aprile scorso, la penisola iberica è rimasta al buio per un collasso della rete elettrica dovuto a una serie di concause: sovratensioni in alcune sottostazioni, interconnessioni deboli con il resto d’Europa, carenza di riserve di frequenza e una presenza crescente di fonti rinnovabili non configurate per garantire la stabilità della rete in caso di emergenza.

Secondo Red Eléctrica de España, la società che gestisce la rete, si è verificata una perdita improvvisa del 30% della produzione elettrica, in gran parte da fonti rinnovabili come fotovoltaico ed eolico. Questo squilibrio ha generato un effetto a cascata che ha coinvolto anche i sistemi di comunicazione e i servizi di emergenza, lasciando milioni di persone senza energia e senza possibilità di contattare i numeri di soccorso. Le autorità spagnole hanno escluso l’ipotesi di un attacco informatico, ma hanno dichiarato lo stato di emergenza in cinque regioni, mentre i tecnici lavoravano per ripristinare la stabilità del sistema.



Perché i blackout sono sempre più frequenti?

Le cause dell’aumento dei blackout nelle città sono molteplici e spesso intrecciate:
Sovraccarichi dovuti ai picchi di consumo, soprattutto durante le ondate di caldo o freddo, quando milioni di persone accendono contemporaneamente climatizzatori o stufe elettriche.
Infrastrutture elettriche obsolete o non adeguatamente manutenute, incapaci di gestire la crescente domanda energetica urbana.
Transizione energetica e fonti rinnovabili: la crescente quota di energia prodotta da fonti green, come fotovoltaico ed eolico, introduce nuove sfide per la stabilità della rete, perché queste fonti sono meno prevedibili e non sempre in grado di garantire la cosiddetta “inerzia” necessaria a mantenere la frequenza di rete stabile in caso di guasti improvvisi.
Interconnessioni internazionali insufficienti: come dimostrato dal blackout iberico, la scarsa capacità di scambio di energia tra i Paesi europei può aggravare le crisi locali, impedendo di compensare rapidamente le perdite di produzione.

Un campanello d’allarme per le città europee
Gli episodi di Conegliano e della Spagna sono segnali chiari: la resilienza delle nostre città dipende dalla capacità di modernizzare le reti elettriche, investire in infrastrutture più robuste e integrare in modo intelligente le energie rinnovabili. In assenza di questi interventi, blackout e disservizi rischiano di diventare la nuova normalità, con impatti pesanti su economia, sicurezza e qualità della vita.

Il blackout di Conegliano ha mostrato quanto una città possa essere vulnerabile di fronte a eventi imprevisti. E l’esperienza spagnola insegna che, senza una visione strategica e investimenti adeguati, anche le grandi metropoli europee possono trovarsi improvvisamente al buio.


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