Bimba di 4 anni muore di sete in braccio alla mamma, “Colpa delle politiche Europee”
L’attivista Nawal Soufi denuncia l’omissione di soccorso
Loujin
GRECIA - Una bambina di quattro anni è morta tra le braccia della madre mentre diceva: “Ho sete”. E’ accaduto lo scorso 8 settembre e a dare notizia dell’accaduto, sulla propria pagina Facebook, è Nawal Soufi, attivista che vive in Italia ed è punto di riferimento da anni per la comunità siriana. La piccola vittima si chiamava Loujin ed era partita dal Libano insieme alla mamma e alla sorellina di un anno. L'imbarcazione su cui si trovava la famiglia era senza acqua né cibo da dieci giorni e, nonostante le ripetute richieste alle autorità maltesi, a quelle di Cipro e greche, non c’era stata alcuna risposta.
Alla fine un mercantile inviato dalla Grecia ha soccorso l’imbarcazione, ma era troppo tardi e per la piccola Loujin non c’è stato nulla da fare. La sorellina di un anno è stata salvata in extremis e ora si trova ricoverata in ospedale per aver bevuto troppa acqua di mare, nel tentativo di dissetarsi.
Un episodio che è passato quasi inosservato. Una tragedia che rischia di inabissarsi, come quelle che non sono state raccontate e quelle che stanno per accadere. “Nelle prossime ore arriverà la notizia della morte di altri bambini e adulti a causa della sete a bordo di una barca partita dalla Turchia in direzione Italia”, ha scritto sul proprio diario di frontiera Nawal Soufi. Dal mare, le grida di aiuto. Dall’Europa, il silenzio.